“Che senso ha studiare e ricercare la maniera di allungare la vita se questa è, e sarà piena di dispiaceri ?”
A questo stava pensando il Professor Richard Pillner, pluri-laureato ed insigne Responsabile dei laboratori di ricerca cosmetologica presso i laboratori della “Cosmetics Hill & Huffmann Ltd” dopo avere ricevuto e letto la mail del Sig. Frank Hill.
Nella mail si caldeggiava l’incremento di risultati relativi al progetto: “Long Life Wellness” che da ormai un paio di anni, era stato avviato, ma sembrava ben lungi dal produrre uno straccio di risultato commercialmente valido.
“Egr. Sig. Hill,
Le comunico che il progetto LLW sta incontrando ostacoli imprevisti che rallentano in maniera considerevole la stabilizzazione della molecola ‘Young’ che non rimane attiva una volta assimilata in un organismo, ma anzi viene attaccata dal sistema immunitario.
Chiedo non appena possibile una riunione tecnica.
Saluti,
Dott. Pillner”
Queste le poche righe di risposta che il Professore era riuscito a scrivere trattenendo la rabbia crescente, allo scopo di evitare l’ innesco di un putiferio, come invece accaduto, nell’ultima riunione ove il Sig. Huffmann aveva poi accusato un lieve malore, nello sforzo di ricomporre le parti.
To be continued…
I fatti ed i personaggi raccontati sono puro frutto di fantasia; eventuali riferimenti a persone, cose, o società è da ritenersi puramente casuale.
Medikalbeauty - Sex symbol e capelli
La mancanza totale o parziale della chioma, ed il rimedio efficacissimo ed Hi-Tech dei Capelli Integrati, irriconoscibili ad oggi: per perfezione ed accuratezza, sono ancora (anacronisticamente) causa d’imbarazzo.
E’ noto che i capelli giochino un ruolo importante nel sex-appeal di uomini e maggiormente delle donne.
Ed è pure vero il contrario, ossia la loro mancanza.
Però questo caso è di minoranza, infatti gli uomini con la testa glabra che appositamente si sono rasati per essere più sexy e vincenti si contano sulle dita della mano: Yul Brynner (si narra) sia stato uno di questi.
Infatti tale stratagemma è spesso un buon alibi per (mi sembra appropriato) darci un taglio con alopecia e stempiature ed i relativi sforzi per nasconderle e combatterle !
Come per Bruce Willis, il duro di Hollywood ex marito di Demi Moore e Telly Savalas meglio conosciuto come il Tenete Kojak.
Inoltre anche il grandissimo e per anni sex-symbol Sir Sean Connery, a detta di tutti i critici, il vero ed unico “Agente 007” a causa di una precoce calvizie ha fatto uso di toupet !
Ma anche campioni dello sport quali il calciatore Beckham.
Senza dimenticare il noto caso del tennista Agassi, che ha fatto innamorare migliaia di ragazzine e si è poi sposato con la Shields, con la sua folta, ma finta, chioma!
Ma anche il gentil sesso si trova sempre più spesso a fare i conti con capelli che cadono.
Se lo stress viene indicato come la causa principale, non vanno dimenticati poi gli stress indotti da eccesso di Hair Styling.
Infatti la donna più bella del mondo (al momento e a mio personalissimo parere) Naomi Campbell è finita su tutti i giornali per la sua calvizie da eccesso di Hair Styling a causa del lavoro di modella che ovviamente la porta ad avere i capelli spesso “vittime” della passerella in quanto anche le acconciature, come borse , scarpe e gli altri accessori di una sfilata, spesso devono seguire l’estro creativo dei guru dell’alta moda.
Ma anche le pop star della canzone, che non devono per forza essere acconciate in particolarissimi modi, per adeguarsi all’abito da portare in passerella, sono vittime di eccessi da: extension, trucco e parrucco appunto.
Non dimentichiamo inoltre lo stile di vita alquanto sregolato di tali soggetti: ciclo veglia-sonno invertito per i concerti, le feste del post Tour o del dopo defilè ove sempre più spesso fa pure capolino la cocaina !
Non a caso un test antidroga si basa sull’analisi dei capelli !
Ecco che quindi le protesi di capelli sono sempre più usate, primo perché sempre più naturali e difficilmente riconoscibili, poi perché i capelli come scrivevamo all’inizio sono importantissimi nel gioco della seduzione.
Ovvio che facciamo riferimento ai capelli integrati che vengono realizzati attraverso le più moderne tecnologie, i materiali naturali e di sintesi più avanzanti e che sono concretamente personalizzati da occhi clinici e mani esperte che anni e anni di lavoro hanno fatto diventare mani di fata !
E il tutto senza il benchè minimo ringraziamento pubblico, sia dai comuni mortali che tantomeno dai Vip, perché, anacronisticamente, i capelli integrati sono ancora una causa d’imbarazzo !
E’ noto che i capelli giochino un ruolo importante nel sex-appeal di uomini e maggiormente delle donne.
Ed è pure vero il contrario, ossia la loro mancanza.
Però questo caso è di minoranza, infatti gli uomini con la testa glabra che appositamente si sono rasati per essere più sexy e vincenti si contano sulle dita della mano: Yul Brynner (si narra) sia stato uno di questi.
Infatti tale stratagemma è spesso un buon alibi per (mi sembra appropriato) darci un taglio con alopecia e stempiature ed i relativi sforzi per nasconderle e combatterle !
Come per Bruce Willis, il duro di Hollywood ex marito di Demi Moore e Telly Savalas meglio conosciuto come il Tenete Kojak.
Inoltre anche il grandissimo e per anni sex-symbol Sir Sean Connery, a detta di tutti i critici, il vero ed unico “Agente 007” a causa di una precoce calvizie ha fatto uso di toupet !
Ma anche campioni dello sport quali il calciatore Beckham.
Senza dimenticare il noto caso del tennista Agassi, che ha fatto innamorare migliaia di ragazzine e si è poi sposato con la Shields, con la sua folta, ma finta, chioma!
Ma anche il gentil sesso si trova sempre più spesso a fare i conti con capelli che cadono.
Se lo stress viene indicato come la causa principale, non vanno dimenticati poi gli stress indotti da eccesso di Hair Styling.
Infatti la donna più bella del mondo (al momento e a mio personalissimo parere) Naomi Campbell è finita su tutti i giornali per la sua calvizie da eccesso di Hair Styling a causa del lavoro di modella che ovviamente la porta ad avere i capelli spesso “vittime” della passerella in quanto anche le acconciature, come borse , scarpe e gli altri accessori di una sfilata, spesso devono seguire l’estro creativo dei guru dell’alta moda.
Ma anche le pop star della canzone, che non devono per forza essere acconciate in particolarissimi modi, per adeguarsi all’abito da portare in passerella, sono vittime di eccessi da: extension, trucco e parrucco appunto.
Non dimentichiamo inoltre lo stile di vita alquanto sregolato di tali soggetti: ciclo veglia-sonno invertito per i concerti, le feste del post Tour o del dopo defilè ove sempre più spesso fa pure capolino la cocaina !
Non a caso un test antidroga si basa sull’analisi dei capelli !
Ecco che quindi le protesi di capelli sono sempre più usate, primo perché sempre più naturali e difficilmente riconoscibili, poi perché i capelli come scrivevamo all’inizio sono importantissimi nel gioco della seduzione.
Ovvio che facciamo riferimento ai capelli integrati che vengono realizzati attraverso le più moderne tecnologie, i materiali naturali e di sintesi più avanzanti e che sono concretamente personalizzati da occhi clinici e mani esperte che anni e anni di lavoro hanno fatto diventare mani di fata !
E il tutto senza il benchè minimo ringraziamento pubblico, sia dai comuni mortali che tantomeno dai Vip, perché, anacronisticamente, i capelli integrati sono ancora una causa d’imbarazzo !
La chirurgia estetica: proporzione, buon gusto e… saper dire di no.
L'estetica è un settore della filosofia che si occupa della conoscenza del bello naturale e/o artistico, ovvero del giudizio di gusto”; giudizio di (buon) gusto che è purtroppo sempre più sacrificato ed immolato sull’altare del successo a tutti i costi.
Una premessa ci preme esternare: non esistono il seno perfetto, il sedere perfetto o il naso perfetto sotto i canoni strettamente estetici, ma esistono le mode che impongono una tipologia.
Guardate le sculture del Canova e guardate i film “hard” anni settanta, capirete come la bellezza di allora (le donne avevano la pancetta ed il seno piccolo…), le antesignane delle moderne porno star erano alquanto villose … sia diversa dalla bellezza odierna.
Per questo motivo scriviamo le seguenti righe.
In una società business oriented, ossia dove conta avere successo, quindi apparire in tv, sui social network, fare comparsate per entrare nello show-business è indispensabile apparire belli e belle. (Notare il verbo apparire, più avanti daremo la spiegazione …)
E non potevano essere che gli Usa la locomotiva di tale trend: là sono le più famose star del cinema e della pop music, là sono notoriamente pionieri nel progresso scientifico e tecnico e là è più forte la cultura dello “Show-Business” legato a vorticosi giri di denaro: il “verdone” (non il nostro comico ma il colore del dollaro, appunto soprannominato: verdone o biglietto verde) !
Da qui la forte spinta espansionistica della chirurgia estetica, nata come chirurgia plastica, per scopi ricostruttivi/integrativi a causa di deformità naturali o acquisite in seguito a traumi o malattie, poi sempre più richiesta dalle Pop Star di Hollywood e dai Vip ricchi, poi con il progredire della scienza medica e delle tecnologie e la conseguente riduzione dei prezzi, “il ritocchino” si è esteso fino a divenire abbordabilissimo anche dai più “comuni mortali” aspiranti Star.
Ora basta fare 2 + 2 e il risultato non può che essere:
- Per avere successo bisogna apparire belli e belle, conturbanti e giovani, anche negli anta…
- Non lo sono (o non lo sono abbastanza) beh… c’è il bisturi !
Ovvio che non siamo contro la chirurgia estetica ! operiamo anche noi nel settore.
“E allora ?” vi starete chiedendo.
Allora bisogna tornare alla premessa, e dato che non c’è il decalogo del particolare anatomico umano perfetto non si riesce a capire come possano essere attuati certi interventi di chirurgia estetica, se non con una giustificazione: il denaro ! (Prima per chi opera e poi per chi spera e riuscirà ad emergere nel mondo dello spettacolo)
Noi ci schieriamo apertamente contro tutti gli interventi di chirurgia estetica ed in particolare quelli di: mastoplastica additiva, gluteo plastica ed ultimamente anche di vaginoplastica per i seguente buon motivo:
si chiama chirurgia ESTETICA quindi non si possono storpiare i lineamenti !
Alcuni esempi:
- tutte quelle donne che si vede ad 1 chilometro che si sono sottoposte a lifting facciale tanto da non essere nemmeno più espressive con la mimica facciale e con le labbra “a canotto”;
- quelle donne che già sono ben dotate nonché proporzionate nel decolleté, che deve essere armonico con la larghezza delle spalle, l’altezza complessiva della persona ecc ecc ma che voglio addirittura 2 taglie in più mandando a gambe all’aria appunto l’estetica;
- quelli e quelle che a forza di rifarsi non sembrano neanche più loro, non citiamo persone ma invitiamo a guardare certe trasmissioni TV dove si vedono dei “com’era” e “com’è” che non abbisognano di commenti;
- quelli e quelle che devono assomigliare ad una star o una modella/o, e che sono disposti a trasformarsi ripudiando loro stessi !
Ed ora spieghiamo perché secondo noi costoro non saranno mai belli.
Sarà filosofico, sarà démodé, ma siamo ancora convinti che la bellezza sia uno stato d’animo, che sia anche un qualcosa che viene da dentro, e questo non c’è bisturi che lo possa dare.
Quindi siamo a favore di quei chirurghi che sanno dire di no, rinunciando ovviamente alla parcella, perché fedeli al significato dell’aggettivo Estetico così definito:
“L'estetica è un settore della filosofia che si occupa della conoscenza del bello naturale e/o artistico, ovvero del giudizio di gusto”, giudizio di buon (aggiungiamo noi) gusto che come abbiamo sopra dimostrato è purtroppo sempre più dimenticato.
Una premessa ci preme esternare: non esistono il seno perfetto, il sedere perfetto o il naso perfetto sotto i canoni strettamente estetici, ma esistono le mode che impongono una tipologia.
Guardate le sculture del Canova e guardate i film “hard” anni settanta, capirete come la bellezza di allora (le donne avevano la pancetta ed il seno piccolo…), le antesignane delle moderne porno star erano alquanto villose … sia diversa dalla bellezza odierna.
Per questo motivo scriviamo le seguenti righe.
In una società business oriented, ossia dove conta avere successo, quindi apparire in tv, sui social network, fare comparsate per entrare nello show-business è indispensabile apparire belli e belle. (Notare il verbo apparire, più avanti daremo la spiegazione …)
E non potevano essere che gli Usa la locomotiva di tale trend: là sono le più famose star del cinema e della pop music, là sono notoriamente pionieri nel progresso scientifico e tecnico e là è più forte la cultura dello “Show-Business” legato a vorticosi giri di denaro: il “verdone” (non il nostro comico ma il colore del dollaro, appunto soprannominato: verdone o biglietto verde) !
Da qui la forte spinta espansionistica della chirurgia estetica, nata come chirurgia plastica, per scopi ricostruttivi/integrativi a causa di deformità naturali o acquisite in seguito a traumi o malattie, poi sempre più richiesta dalle Pop Star di Hollywood e dai Vip ricchi, poi con il progredire della scienza medica e delle tecnologie e la conseguente riduzione dei prezzi, “il ritocchino” si è esteso fino a divenire abbordabilissimo anche dai più “comuni mortali” aspiranti Star.
Ora basta fare 2 + 2 e il risultato non può che essere:
- Per avere successo bisogna apparire belli e belle, conturbanti e giovani, anche negli anta…
- Non lo sono (o non lo sono abbastanza) beh… c’è il bisturi !
Ovvio che non siamo contro la chirurgia estetica ! operiamo anche noi nel settore.
“E allora ?” vi starete chiedendo.
Allora bisogna tornare alla premessa, e dato che non c’è il decalogo del particolare anatomico umano perfetto non si riesce a capire come possano essere attuati certi interventi di chirurgia estetica, se non con una giustificazione: il denaro ! (Prima per chi opera e poi per chi spera e riuscirà ad emergere nel mondo dello spettacolo)
Noi ci schieriamo apertamente contro tutti gli interventi di chirurgia estetica ed in particolare quelli di: mastoplastica additiva, gluteo plastica ed ultimamente anche di vaginoplastica per i seguente buon motivo:
si chiama chirurgia ESTETICA quindi non si possono storpiare i lineamenti !
Alcuni esempi:
- tutte quelle donne che si vede ad 1 chilometro che si sono sottoposte a lifting facciale tanto da non essere nemmeno più espressive con la mimica facciale e con le labbra “a canotto”;
- quelle donne che già sono ben dotate nonché proporzionate nel decolleté, che deve essere armonico con la larghezza delle spalle, l’altezza complessiva della persona ecc ecc ma che voglio addirittura 2 taglie in più mandando a gambe all’aria appunto l’estetica;
- quelli e quelle che a forza di rifarsi non sembrano neanche più loro, non citiamo persone ma invitiamo a guardare certe trasmissioni TV dove si vedono dei “com’era” e “com’è” che non abbisognano di commenti;
- quelli e quelle che devono assomigliare ad una star o una modella/o, e che sono disposti a trasformarsi ripudiando loro stessi !
Ed ora spieghiamo perché secondo noi costoro non saranno mai belli.
Sarà filosofico, sarà démodé, ma siamo ancora convinti che la bellezza sia uno stato d’animo, che sia anche un qualcosa che viene da dentro, e questo non c’è bisturi che lo possa dare.
Quindi siamo a favore di quei chirurghi che sanno dire di no, rinunciando ovviamente alla parcella, perché fedeli al significato dell’aggettivo Estetico così definito:
“L'estetica è un settore della filosofia che si occupa della conoscenza del bello naturale e/o artistico, ovvero del giudizio di gusto”, giudizio di buon (aggiungiamo noi) gusto che come abbiamo sopra dimostrato è purtroppo sempre più dimenticato.
Obesità - Il grasso “buono”
Da persone reiette a miniere preziose per le cellule staminali: obesi e grassoni la vendetta è servita !
Chi di noi non ha mai preso in giro un compagno di scuola o di giochi o un collega cicciottello ? Nessuno ovviamente !
L’essere grassi, obesi è vissuto come una disgrazia in questa società ove gli stereotipi di bellezza sono tutti e tutte belli, magri e muscolosi.
Ecco che le diete per dimagrire, le sedute ginniche o i km di jogging si sprecano nel tentativo di buttar giù quei chili di troppo, che poi spesso tornano peggio di Lassie !
Ora però le conoscenze della medicina hanno stravolto e sconvolto non poco quest’ottica.
Poco tempo fa a Quark Speciale si parlava del “grasso bruno”, che si differenzia dal classico e arci noto grasso bianco. Il succo del servizio televisivo asseriva che il grasso bruno, interviene quando avvertiamo freddo, per bruciare sia il grasso bianco che quello bruno con l’evidente scopo di mantenere la temperatura del corpo intorno ai 36° centigradi. Conseguenza non si diventa grassottelli e nemmeno obesi !
Il servizio sottolineava il fatto che però non bisogna coprirsi troppo, o avere il riscaldamento domestico troppo alto perché altrimenti i grassi (bianco e bruno) si accumulano !
Pochi giorni or sono ecco un’altra notizia bomba: dal grasso umano si possono ricavare cellule staminali.
Come ormai tutti dovrebbero sapere queste cellule hanno la capacità di riparare tutti i tessuti del corpo, rigenerandoli.
Conseguenza: non saranno più così determinanti i cordoni ombelicali, e la materia prima non mancherà certo !
Concludo parafrasando un noto spot di pietre preziose: “Un obeso è per sempre” in quanto i derisi “ciccioni” diventeranno preziose “miniere” per ricavare le cellule staminali !
Chi di noi non ha mai preso in giro un compagno di scuola o di giochi o un collega cicciottello ? Nessuno ovviamente !
L’essere grassi, obesi è vissuto come una disgrazia in questa società ove gli stereotipi di bellezza sono tutti e tutte belli, magri e muscolosi.
Ecco che le diete per dimagrire, le sedute ginniche o i km di jogging si sprecano nel tentativo di buttar giù quei chili di troppo, che poi spesso tornano peggio di Lassie !
Ora però le conoscenze della medicina hanno stravolto e sconvolto non poco quest’ottica.
Poco tempo fa a Quark Speciale si parlava del “grasso bruno”, che si differenzia dal classico e arci noto grasso bianco. Il succo del servizio televisivo asseriva che il grasso bruno, interviene quando avvertiamo freddo, per bruciare sia il grasso bianco che quello bruno con l’evidente scopo di mantenere la temperatura del corpo intorno ai 36° centigradi. Conseguenza non si diventa grassottelli e nemmeno obesi !
Il servizio sottolineava il fatto che però non bisogna coprirsi troppo, o avere il riscaldamento domestico troppo alto perché altrimenti i grassi (bianco e bruno) si accumulano !
Pochi giorni or sono ecco un’altra notizia bomba: dal grasso umano si possono ricavare cellule staminali.
Come ormai tutti dovrebbero sapere queste cellule hanno la capacità di riparare tutti i tessuti del corpo, rigenerandoli.
Conseguenza: non saranno più così determinanti i cordoni ombelicali, e la materia prima non mancherà certo !
Concludo parafrasando un noto spot di pietre preziose: “Un obeso è per sempre” in quanto i derisi “ciccioni” diventeranno preziose “miniere” per ricavare le cellule staminali !
Mastopessi: il lifting per il seno
La Mastopessi mira a rialzare il seno cadente con lo scopo di ridare sensualità e giovinezza alle donne affette da ptosi mammaria.
La Mastopessi non è così conosciuta (almeno con il suo nome “tecnico”) come invece la “sorella maggiore” Mastoplastica.
La Mastopessi se la chiamiamo invece: “Lifting per il seno” ecco che tutti esclamiamo: ”Ah sì, la conosco…” poi nel segreto dei propri pensieri si aggiunge: “Ma parla come mangi !”…
Tale intervento ha come obiettivo l’eliminazione dell’inestetismo chiamato: ptosi mammaria, ossia ri-alzare il seno per ridargli turgore, sensualità e non ultimo togliere parecchi anni al look delle donne ! Infatti in inglese “To lift ha tra i molti significati anche quello di: alzare”…
Adesso spieghiamo anche il significato di “ptosi mammaria”.
Partiamo dal più semplice ossia dall’aggettivo “mammario” che sta a significare tutto ciò che riguarda la mammella, o ghiandola mammaria o seno o tette per il “vulgus”…
Ptosi, in medicina, indica l’abbassamento di un organo, rispetto alla sua naturale sede anatomica, a causa della forza di gravità, che ha la meglio su quei muscoli, tendini e tessuti in generale che non la contrastano più così efficacemente.
Principale causa della vittoria della gravità ? La vecchiaia !
Ma per il seno, una causa, o meglio con-causa, è l’allattamento al seno della prole.
Questa attività infatti porta il seno a gonfiarsi per il latte, prima, dilatando la pelle, che poi resta “abbondante” rispetto al seno tornato a dimensioni più contenute finito l’allattamento.
Così le mammelle che hanno come unico alleato contro la forza gravitazionale la pelle si trovano ad afflosciarsi ed abbassarsi.
La Mastopessi principalmente non fa altro che togliere l’eccesso di cute, proprio per tornare ad avere un seno anatomicamente in postura corretta.
Spesso, finchè si hanno le “mani in pasta”, a tale intervento si abbina una mastoplastica (vale anche il contrario si capisce…) così da rendere l’intervento un capolavoro che ridona sensualità, giovinezza e turgore alle donne ancora giovani, che altrimenti apparirebbero più vecchie di quanto in realtà non siano, con la figura sgraziata dal seno basso, cadente e “svuotato”, senza contare la presenza di possibili smagliature sempre per il discorso che la pelle si è stirata all’aumentare delle dimensioni del seno per l’allattamento potendo così esibire uno smagliante bikini o per le più audaci un top-less (vista la stagione).
La Mastopessi non è così conosciuta (almeno con il suo nome “tecnico”) come invece la “sorella maggiore” Mastoplastica.
La Mastopessi se la chiamiamo invece: “Lifting per il seno” ecco che tutti esclamiamo: ”Ah sì, la conosco…” poi nel segreto dei propri pensieri si aggiunge: “Ma parla come mangi !”…
Tale intervento ha come obiettivo l’eliminazione dell’inestetismo chiamato: ptosi mammaria, ossia ri-alzare il seno per ridargli turgore, sensualità e non ultimo togliere parecchi anni al look delle donne ! Infatti in inglese “To lift ha tra i molti significati anche quello di: alzare”…
Adesso spieghiamo anche il significato di “ptosi mammaria”.
Partiamo dal più semplice ossia dall’aggettivo “mammario” che sta a significare tutto ciò che riguarda la mammella, o ghiandola mammaria o seno o tette per il “vulgus”…
Ptosi, in medicina, indica l’abbassamento di un organo, rispetto alla sua naturale sede anatomica, a causa della forza di gravità, che ha la meglio su quei muscoli, tendini e tessuti in generale che non la contrastano più così efficacemente.
Principale causa della vittoria della gravità ? La vecchiaia !
Ma per il seno, una causa, o meglio con-causa, è l’allattamento al seno della prole.
Questa attività infatti porta il seno a gonfiarsi per il latte, prima, dilatando la pelle, che poi resta “abbondante” rispetto al seno tornato a dimensioni più contenute finito l’allattamento.
Così le mammelle che hanno come unico alleato contro la forza gravitazionale la pelle si trovano ad afflosciarsi ed abbassarsi.
La Mastopessi principalmente non fa altro che togliere l’eccesso di cute, proprio per tornare ad avere un seno anatomicamente in postura corretta.
Spesso, finchè si hanno le “mani in pasta”, a tale intervento si abbina una mastoplastica (vale anche il contrario si capisce…) così da rendere l’intervento un capolavoro che ridona sensualità, giovinezza e turgore alle donne ancora giovani, che altrimenti apparirebbero più vecchie di quanto in realtà non siano, con la figura sgraziata dal seno basso, cadente e “svuotato”, senza contare la presenza di possibili smagliature sempre per il discorso che la pelle si è stirata all’aumentare delle dimensioni del seno per l’allattamento potendo così esibire uno smagliante bikini o per le più audaci un top-less (vista la stagione).
Un’altra faccia della chirurgia estetica
Prima erano solo nell’immaginario dei grandi del Giallo, ora PURTROPPO sono realtà: gli usi “distorti” della chirurgia plastica.
Se si parla di chirurgia estetica sicuramente vengono alla mente le seguenti immagini: procaci fanciulle, star di Hollywood (ma non esclusivamente…), persone meno fortunate che hanno riacquistato fiducia e dignità con la possibilità di una vita sociale normale dopo deturpazioni da incidenti , guerre, malformazioni congenite…
Sottolineerei l’ordine dell’elenco…
Ma leggendo la cronaca nera è stupefacente come questa disciplina trovi applicazioni degne di trovate genialoidi da libro o film giallo e non solo.
Con ordine: ciò che era relegato alla fantasia di scrittori e sceneggiatori è divenuta realtà; infatti un noto capo clan camorristico è stato arrestato in Francia ove viveva beato e tranquillo dietro il suo nuovo volto e relativa falsi identità.
Per depistare le indagini basate sulle foto segnaletiche il malavitoso in questione era ricorso al chirurgo plastico ! Ora non entriamo nel dettaglio se è scarso il chirurgo plastico o sono bravi i tutori della legge (personalmente propendo per la seconda !).
Ma la notizia più sconcertante è il boom dei nasi rifatti !
No, no, calma, non per motivi estetici ! Infatti sembra che l’uso e purtroppo anche l’abuso di cocaina abbiano effetti collaterali sulle narici ed il naso tali da ricorrere al chirurgo !
Al peggio non c’è mai fine…
Se si parla di chirurgia estetica sicuramente vengono alla mente le seguenti immagini: procaci fanciulle, star di Hollywood (ma non esclusivamente…), persone meno fortunate che hanno riacquistato fiducia e dignità con la possibilità di una vita sociale normale dopo deturpazioni da incidenti , guerre, malformazioni congenite…
Sottolineerei l’ordine dell’elenco…
Ma leggendo la cronaca nera è stupefacente come questa disciplina trovi applicazioni degne di trovate genialoidi da libro o film giallo e non solo.
Con ordine: ciò che era relegato alla fantasia di scrittori e sceneggiatori è divenuta realtà; infatti un noto capo clan camorristico è stato arrestato in Francia ove viveva beato e tranquillo dietro il suo nuovo volto e relativa falsi identità.
Per depistare le indagini basate sulle foto segnaletiche il malavitoso in questione era ricorso al chirurgo plastico ! Ora non entriamo nel dettaglio se è scarso il chirurgo plastico o sono bravi i tutori della legge (personalmente propendo per la seconda !).
Ma la notizia più sconcertante è il boom dei nasi rifatti !
No, no, calma, non per motivi estetici ! Infatti sembra che l’uso e purtroppo anche l’abuso di cocaina abbiano effetti collaterali sulle narici ed il naso tali da ricorrere al chirurgo !
Al peggio non c’è mai fine…
Medikalbeauty - Orecchie e naso particolarmente presi di mira nella derisione.
Orecchie e naso quando non sono “normali” diventano spessimmo oggetto di feroce derisione, ma la chirurgia estetica oggi corregge tali difetti e fa cessare così queste cattiverie, ridando fiducia e stima a chi si fa operare.
Sicuramente sono le appendici della testa più visibili, forse proprio per questo, quando non rispondo a canoni estetici di “normalità”, ma il termine corretto sarebbe di uniformità, inteso come naso ed orecchie che sono di poco differenti nella forma da quelle della maggioranza degli abitanti di quell’area geografica.
Ecco così che il naso ti fa diventare “pinocchio” se eccede in lunghezza,o “nasone” se oltre alla lunghezza un po’ abbondante è pure un po’ troppo “cicciottello”.
A questi nomignoli che a seconda del tono con cui vengono pronunciati possono essere vezzeggiativi o denigrativi, per prese in giro che spesso fanno molto male, specie quando si è ancora bambini…vengono poi le varie versioni dialettali.
Dato il gran numero di dialetti che caratterizza l’Italia non approfondiamo, sicuri che a seconda della zona di chi ci legge, a costoro verrà in mente in modo spontaneo la versione locale del modo con cui si deridono coloro che hanno un naso particolarmente sviluppato.
Passando alle orecchie, meglio sarebbe al padiglione auricolare, o orecchio esterno, vista la complessa anatomia dell’orecchio, abbiamo gli epiteti di “dumbo” per coloro che hanno le cosiddette “orecchie a sventola”, come l’elefantino disneyano che le usava per volare, oppure per coloro che non sono delle cime in un particolare campo ecco che spuntano le orecchie d’asino, per sottolineare la loro ignoranza o stupidità.
Da dove venga l’associazione resta un mistero buffo dato che l’asino è un animale tutt’altro che “stupido” o “ignorante”, magari meno “nobile” del cavallo, ma nessuno dei due quadrupedi vanta avi laureati alla Normale di Pisa…
Comunque oggi grazie alla chirurgia estetica, tali difetti possono essere agevolmente corretti con controindicazioni e rischi prossimi allo zero ! L’otoplastica per le orecchie e la rinoplastica per il naso.
Sicuramente sono le appendici della testa più visibili, forse proprio per questo, quando non rispondo a canoni estetici di “normalità”, ma il termine corretto sarebbe di uniformità, inteso come naso ed orecchie che sono di poco differenti nella forma da quelle della maggioranza degli abitanti di quell’area geografica.
Ecco così che il naso ti fa diventare “pinocchio” se eccede in lunghezza,o “nasone” se oltre alla lunghezza un po’ abbondante è pure un po’ troppo “cicciottello”.
A questi nomignoli che a seconda del tono con cui vengono pronunciati possono essere vezzeggiativi o denigrativi, per prese in giro che spesso fanno molto male, specie quando si è ancora bambini…vengono poi le varie versioni dialettali.
Dato il gran numero di dialetti che caratterizza l’Italia non approfondiamo, sicuri che a seconda della zona di chi ci legge, a costoro verrà in mente in modo spontaneo la versione locale del modo con cui si deridono coloro che hanno un naso particolarmente sviluppato.
Passando alle orecchie, meglio sarebbe al padiglione auricolare, o orecchio esterno, vista la complessa anatomia dell’orecchio, abbiamo gli epiteti di “dumbo” per coloro che hanno le cosiddette “orecchie a sventola”, come l’elefantino disneyano che le usava per volare, oppure per coloro che non sono delle cime in un particolare campo ecco che spuntano le orecchie d’asino, per sottolineare la loro ignoranza o stupidità.
Da dove venga l’associazione resta un mistero buffo dato che l’asino è un animale tutt’altro che “stupido” o “ignorante”, magari meno “nobile” del cavallo, ma nessuno dei due quadrupedi vanta avi laureati alla Normale di Pisa…
Comunque oggi grazie alla chirurgia estetica, tali difetti possono essere agevolmente corretti con controindicazioni e rischi prossimi allo zero ! L’otoplastica per le orecchie e la rinoplastica per il naso.
Otoplastica
Otoplastica, un intervento di chirurgia estetica semplice ed efficace per ridare autostima.
Una piccola prefazione sull’ anatomia dell’orecchio esterno, per una maggiore comprensibilità di quanto seguirà: “l'orecchio esterno è formato dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo esterno. Il padiglione auricolare è costituito da cartilagine rivestita dalla pelle strettamente adesa ad una sottostante membrana di tessuto connettivo, il pericondrio. La sua funzione è quella di raccogliere i suoni per inviarli all'interno del condotto uditivo. Il condotto uditivo è una galleria dalle pareti lisce provvista di peli e di ghiandole sebacee e ghiandole ceruminose, il cui secreto ricco di cere ha una funzione protettiva.” (fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Orecchio).
Gli inestetismi riguardanti l’orecchio sono principalmente 2:
- le “orecchie a sventola”
- e la mancanza totale o parziale della parte esterna chiamata padiglione.
Il nome tecnico delle “orecchie a sventola” è: dismorfia dei padiglioni auricolari.
Può anche essere monolaterale, non necessariamente entrambe le orecchie presentano il difetto.
Come già detto è puramente estetico in quanto non viene compromessa la funzionalità uditiva, che può avere un leggero deficit se vi è mancanza totale del padiglione.
Infatti questo ha la funzione di captare le onde sonore e convogliarle, incanalarle all’interno, ove ha sede l’udito vero e proprio formato dal timpano, la coclea, i tre ossicini dal nome simpatico e curioso: martello incudine e staffa ed ovviamente il nervo uditivo.
L’otoplastica, al contrario di altri di chirurgia estetica, può essere effettuato prima del compimento totale della crescita, quindi anche su bambini, dopo i 6-7 anni, in quanto l’orecchio è già completamente sviluppato e non si modifica più nel corso della pubertà, eccezion fatta per eventi traumatici o patologici ovviamente.
L’otoplastica ha come obiettivo principale quello di ridare autostima all’interessato/a facendo cessare le fastidiose battute che incidono molto sulla psiche di chi le deve sentire (mai verbo fu più appropriato) tutti i giorni in modo sistematico e alquanto ripetitivo soprattutto da bambino, quando si è più fragili psichicamente.
L’intervento non lascia cicatrici visibili, in quanto queste sono nella piega posteriore del padiglione auricolare, vicino al cranio.
Una piccola prefazione sull’ anatomia dell’orecchio esterno, per una maggiore comprensibilità di quanto seguirà: “l'orecchio esterno è formato dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo esterno. Il padiglione auricolare è costituito da cartilagine rivestita dalla pelle strettamente adesa ad una sottostante membrana di tessuto connettivo, il pericondrio. La sua funzione è quella di raccogliere i suoni per inviarli all'interno del condotto uditivo. Il condotto uditivo è una galleria dalle pareti lisce provvista di peli e di ghiandole sebacee e ghiandole ceruminose, il cui secreto ricco di cere ha una funzione protettiva.” (fonte http://it.wikipedia.org/wiki/Orecchio).
Gli inestetismi riguardanti l’orecchio sono principalmente 2:
- le “orecchie a sventola”
- e la mancanza totale o parziale della parte esterna chiamata padiglione.
Il nome tecnico delle “orecchie a sventola” è: dismorfia dei padiglioni auricolari.
Può anche essere monolaterale, non necessariamente entrambe le orecchie presentano il difetto.
Come già detto è puramente estetico in quanto non viene compromessa la funzionalità uditiva, che può avere un leggero deficit se vi è mancanza totale del padiglione.
Infatti questo ha la funzione di captare le onde sonore e convogliarle, incanalarle all’interno, ove ha sede l’udito vero e proprio formato dal timpano, la coclea, i tre ossicini dal nome simpatico e curioso: martello incudine e staffa ed ovviamente il nervo uditivo.
L’otoplastica, al contrario di altri di chirurgia estetica, può essere effettuato prima del compimento totale della crescita, quindi anche su bambini, dopo i 6-7 anni, in quanto l’orecchio è già completamente sviluppato e non si modifica più nel corso della pubertà, eccezion fatta per eventi traumatici o patologici ovviamente.
L’otoplastica ha come obiettivo principale quello di ridare autostima all’interessato/a facendo cessare le fastidiose battute che incidono molto sulla psiche di chi le deve sentire (mai verbo fu più appropriato) tutti i giorni in modo sistematico e alquanto ripetitivo soprattutto da bambino, quando si è più fragili psichicamente.
L’intervento non lascia cicatrici visibili, in quanto queste sono nella piega posteriore del padiglione auricolare, vicino al cranio.
I laser dermomedicali per epilazione
I laser dermomedicali per epilazione: per un’epilazione seria, efficace e durevole.
Gli epilatori laser domestici, inefficaci come epilatori e non convenienti economicamente in rapporto al prezzo qualità del risultato ottenuto e sua scarsa durata temporale.
Abbiamo scritto e sostenuto, e tutt’ora sosteniamo, che l’epilazione laser sia il miglior mezzo per ottenere un’epilazione permanente (epilazione senza la ‘D’ appunto) e quindi risolvere l’inestetismo dei peli superflui.
Avevamo anche scritto che tali strumenti sono utilizzati da personale con laurea in medicina e corsi di specializzazione per poter svolgere tale attività con tali strumenti.
Abbiamo sottolineato che non basta l’”attrezzo” perché l’epilazione possa essere funzionale e riscuotere successo, serve una corretta analisi del derma e del pelo, diverso da zona a zona che si vuole epilare: le basette non sono come i peli sulle gambe, i baffetti delle donne non sono come i baffi degli uomini e così via !
Tutto questo perché ci preme evidenziare alcuni temi:
- il laser è uno strumento pericoloso se utilizzato a “cuor leggero”, basti ricordare il polverone sollevato dai laser puntati in volto ai calciatori sui campi di serie A, ma soprattutto in viso ai piloti dell’aviazione civile di tutte le compagnie aeree, e parliamo di laser di classe inferiore a quelli per l’epilazione…
- il laser per svolgere il suo compito deve essere “tarato” sul foto tipo di derma e pelo specifico del soggetto, altrimenti il risultato è inefficace !
Gli epilatori domestici non sono altrettanto efficaci proprio perché appartengono a classi di potenza insufficienti allo scopo, altrimenti dovrebbero e potrebbero essere manovrati solo da personale medico qualificato e con tutta una serie di misure di sicurezza, ne citiamo una ad esempio: indossare occhiali di protezione per la vista !
Chi fa notare che con gli epilatori domestici si ottengono buone epilazioni, facciamo presente che il termine è tecnicamente scorretto, ottengono una depilazione soddisfacente, in quanto i peli superflui non vengono devitalizzati “colpendo” il bulbo, ma “tagliati” dal laser più in profondità rispetto ad una lametta.
Inoltre il tempo per il trattamento domestico si dilata fino ad essere eccessivo specie per le parti corporee molto estese quali le gambe.
Consigliamo (consiglio di parte, d’accordo) di rivolgersi a centri specializzati con personale qualificato, per un risultato soddisfacente ed un costo economico vantaggioso se commisurato alla sua durata nel tempo !
Gli epilatori laser domestici, inefficaci come epilatori e non convenienti economicamente in rapporto al prezzo qualità del risultato ottenuto e sua scarsa durata temporale.
Abbiamo scritto e sostenuto, e tutt’ora sosteniamo, che l’epilazione laser sia il miglior mezzo per ottenere un’epilazione permanente (epilazione senza la ‘D’ appunto) e quindi risolvere l’inestetismo dei peli superflui.
Avevamo anche scritto che tali strumenti sono utilizzati da personale con laurea in medicina e corsi di specializzazione per poter svolgere tale attività con tali strumenti.
Abbiamo sottolineato che non basta l’”attrezzo” perché l’epilazione possa essere funzionale e riscuotere successo, serve una corretta analisi del derma e del pelo, diverso da zona a zona che si vuole epilare: le basette non sono come i peli sulle gambe, i baffetti delle donne non sono come i baffi degli uomini e così via !
Tutto questo perché ci preme evidenziare alcuni temi:
- il laser è uno strumento pericoloso se utilizzato a “cuor leggero”, basti ricordare il polverone sollevato dai laser puntati in volto ai calciatori sui campi di serie A, ma soprattutto in viso ai piloti dell’aviazione civile di tutte le compagnie aeree, e parliamo di laser di classe inferiore a quelli per l’epilazione…
- il laser per svolgere il suo compito deve essere “tarato” sul foto tipo di derma e pelo specifico del soggetto, altrimenti il risultato è inefficace !
Gli epilatori domestici non sono altrettanto efficaci proprio perché appartengono a classi di potenza insufficienti allo scopo, altrimenti dovrebbero e potrebbero essere manovrati solo da personale medico qualificato e con tutta una serie di misure di sicurezza, ne citiamo una ad esempio: indossare occhiali di protezione per la vista !
Chi fa notare che con gli epilatori domestici si ottengono buone epilazioni, facciamo presente che il termine è tecnicamente scorretto, ottengono una depilazione soddisfacente, in quanto i peli superflui non vengono devitalizzati “colpendo” il bulbo, ma “tagliati” dal laser più in profondità rispetto ad una lametta.
Inoltre il tempo per il trattamento domestico si dilata fino ad essere eccessivo specie per le parti corporee molto estese quali le gambe.
Consigliamo (consiglio di parte, d’accordo) di rivolgersi a centri specializzati con personale qualificato, per un risultato soddisfacente ed un costo economico vantaggioso se commisurato alla sua durata nel tempo !
Mastoplastica additiva
Col termine mastoplastica si fa riferimento all’intervento di chirurgia plastica estetica che interviene sul seno: per aumentarlo, mastoplastica additiva, o anche per ridurlo, mastoplastica riduttiva.
La mastoplastica è un intervento chirurgico a tutti gli effetti, quindi non è cosa da farsi a cuor leggero, ecco quindi la necessità di rivolgersi a chirurghi plastici esperti e soprattutto abilitati alla professione.
Noi ci atteniamo scrupolosamente alla deontologia perchè vogliamo essere certi che lo sviluppo adolescenziale abbia terminato il suo percorso ed essere quindi sicuri che la scarsezza di seno (ipomastia) sia effettiva e non dovuta ad un ritardo nello sviluppo della persona.
La mastoplastica additiva, che ricopre una percentuale elevatissima della casistica, interviene ovviamente sull’aspetto fisico, ma molti dimenticano o sottovalutano che la mastoplastica ha un impatto enorme anche sulla psiche della paziente, in quanto il seno piccolo o cadente è causa di disagio nei rapporti coi terzi, rapporti molto frequenti, che si hanno tutti i giorni.
Inoltre ricordiamo un aspetto che non tutte le donne conoscono: si dà rilievo e molta importanza al chirurgo, ma non si dà altrettanta importanza alla scelta delle protesi,(ovviamente nel solo caso di mastoplastica additiva !).
Questa scelta ha un grande peso nella riuscita dell’intervento. Capita molto spesso che si scelgano protesi non al top, per risparmiare, dando per scontato che l’esito sia comunque il medesimo, soprattutto se ti affidi ad un chirurgo plastico di grido.
Ma sappi però che per quanto abile ed esperto sia il chirurgo estetico, i miracoli non si fanno, né tanto meno si comprano… Noi diamo anche la massima importanza alla qualità ed alla tipologia delle protesi.
La mastoplastica è un intervento chirurgico a tutti gli effetti, quindi non è cosa da farsi a cuor leggero, ecco quindi la necessità di rivolgersi a chirurghi plastici esperti e soprattutto abilitati alla professione.
Noi ci atteniamo scrupolosamente alla deontologia perchè vogliamo essere certi che lo sviluppo adolescenziale abbia terminato il suo percorso ed essere quindi sicuri che la scarsezza di seno (ipomastia) sia effettiva e non dovuta ad un ritardo nello sviluppo della persona.
La mastoplastica additiva, che ricopre una percentuale elevatissima della casistica, interviene ovviamente sull’aspetto fisico, ma molti dimenticano o sottovalutano che la mastoplastica ha un impatto enorme anche sulla psiche della paziente, in quanto il seno piccolo o cadente è causa di disagio nei rapporti coi terzi, rapporti molto frequenti, che si hanno tutti i giorni.
Inoltre ricordiamo un aspetto che non tutte le donne conoscono: si dà rilievo e molta importanza al chirurgo, ma non si dà altrettanta importanza alla scelta delle protesi,(ovviamente nel solo caso di mastoplastica additiva !).
Questa scelta ha un grande peso nella riuscita dell’intervento. Capita molto spesso che si scelgano protesi non al top, per risparmiare, dando per scontato che l’esito sia comunque il medesimo, soprattutto se ti affidi ad un chirurgo plastico di grido.
Ma sappi però che per quanto abile ed esperto sia il chirurgo estetico, i miracoli non si fanno, né tanto meno si comprano… Noi diamo anche la massima importanza alla qualità ed alla tipologia delle protesi.
Infoltimento Capelli
L'esperienza tratta in anni ed anni di lavoro ci insegna che la calvizie ereditaria quasi mai trova una definitiva soluzione di ricrescita di capelli.
Alcune delle terapie possono, in taluni casi, rallentare il fenomeno, possono contribuire ad una progressione più lenta dell'alopecia e soltanto rimandare nel tempo la sua manifestazione.
Prima o poi si prende atto che i capelli caduti non torneranno mai più.
Ogni tentativo di recupero è vano, che il bulbo definitivamente inattivo non può "miracolosamente" risvegliarsi e tornare vitale. Allora siamo certi che quel tipo di calvizie, purtroppo la più diffusa nei maschi, è irreversibile.
Soluzione:infoltimento dei capelli col metodo "MCI":si tratta di un infoltimento sostitutivo con capelli veri, i: "capelli integrati".E' un procedimento che consente l'infoltimento di tutte le zone della testa ove si notano già dei diradamenti o della zona più vasta colpita da alopecia consolidata.
L'infoltimento non avviene con tecniche chirurgiche, pertanto è assolutamente privo di controindicazioni ed effetti collaterali. Non esiste differenza visibile fra l'infoltimento di capelli integrati e la capigliatura originale naturale, in certi casi si è raggiunti un tale grado di perfezione da renderli addirittura più belli, più folti e più luminosi.
Non ci crederai, ma vi sono anche esempi di giovani che, pur disponendo di una normale capigliatura senza il benchè minimo problema di calvizie o diradamento, hanno adottato i capelli integrati per migliorare il proprio look.
La praticità e la funzionalità di gestione (shampoo, acconciatura, doccia, attività sportive...) sono poi due altre importanti caratteristiche di questa esclusiva soluzione-restituente: ti ricorderai di avere i nuovi capelli soltanto guardandoti allo specchio e davanti al quale ti soffermerai ogni volta con rinnovato piacere.
Alcune delle terapie possono, in taluni casi, rallentare il fenomeno, possono contribuire ad una progressione più lenta dell'alopecia e soltanto rimandare nel tempo la sua manifestazione.
Prima o poi si prende atto che i capelli caduti non torneranno mai più.
Ogni tentativo di recupero è vano, che il bulbo definitivamente inattivo non può "miracolosamente" risvegliarsi e tornare vitale. Allora siamo certi che quel tipo di calvizie, purtroppo la più diffusa nei maschi, è irreversibile.
Soluzione:infoltimento dei capelli col metodo "MCI":si tratta di un infoltimento sostitutivo con capelli veri, i: "capelli integrati".E' un procedimento che consente l'infoltimento di tutte le zone della testa ove si notano già dei diradamenti o della zona più vasta colpita da alopecia consolidata.
L'infoltimento non avviene con tecniche chirurgiche, pertanto è assolutamente privo di controindicazioni ed effetti collaterali. Non esiste differenza visibile fra l'infoltimento di capelli integrati e la capigliatura originale naturale, in certi casi si è raggiunti un tale grado di perfezione da renderli addirittura più belli, più folti e più luminosi.
Non ci crederai, ma vi sono anche esempi di giovani che, pur disponendo di una normale capigliatura senza il benchè minimo problema di calvizie o diradamento, hanno adottato i capelli integrati per migliorare il proprio look.
La praticità e la funzionalità di gestione (shampoo, acconciatura, doccia, attività sportive...) sono poi due altre importanti caratteristiche di questa esclusiva soluzione-restituente: ti ricorderai di avere i nuovi capelli soltanto guardandoti allo specchio e davanti al quale ti soffermerai ogni volta con rinnovato piacere.
Gluteoplastica
Una cosa è certa: con la nostra gluteoplastica il risultato è sicuro, farai cioè girare la testa !
Lato “B” non proprio brasiliano ?
La gravità sta avendo il sopravvento ?
Non aspettare ! Prova con la nostra gluteoplastica, per ritornare più glamour e seducente !
La gluteoplastica infatti alza e rimodella il sedere per renderlo più conforme ai canoni estetici attuali.
Noi ti offriamo entrambe le soluzioni: glutoplastica con protesi (tipo mastoplastica), o gluteoplastica con trapianto di tue cellule adipose prese da aree ove francamente possono pure essere di troppo.
Lato “B” non proprio brasiliano ?
La gravità sta avendo il sopravvento ?
Non aspettare ! Prova con la nostra gluteoplastica, per ritornare più glamour e seducente !
La gluteoplastica infatti alza e rimodella il sedere per renderlo più conforme ai canoni estetici attuali.
Noi ti offriamo entrambe le soluzioni: glutoplastica con protesi (tipo mastoplastica), o gluteoplastica con trapianto di tue cellule adipose prese da aree ove francamente possono pure essere di troppo.
Depilazione laser
Depilazione laser. La nostra epilazione laser permanente, proprio perché adotta laser dermomedicali utilizzati da personale medico specializzato, è la soluzione ai peli superflui.
La nostra epilazione laser permanente, proprio perché adotta laser dermomedicali utilizzati da personale medico specializzato, è la soluzione ai peli superflui.
L’epilazione laser oltre che veloce e permanente è anche indolore, quindi perfetta per il gentil sesso che desidera gambe ed ascelle perfettamente lisce, inguine glabro come impone la moda del momento, senza dimenticare la zona lombo sacrale che non si vede ma che gli altri notano soprattutto in estate quando si vuol sfoggiare un 2 pezzi che esalti anche il lato “B”.
L’uomo villoso non è più “macho”, ma anzi, proprio ora che i frutti delle ore in palestra si mostrano non li si possono nascondere sotto una fitta peluria, quindi, anche per te uomo, gambe e petto glabri per esaltare le masse muscolari, ascelle ed inguine per un look moderno e maggiore igiene, il tutto senza controindicazioni né dolore con i nostri laser dermomedicali.
La nostra epilazione laser permanente, proprio perché adotta laser dermomedicali utilizzati da personale medico specializzato, è la soluzione ai peli superflui.
L’epilazione laser oltre che veloce e permanente è anche indolore, quindi perfetta per il gentil sesso che desidera gambe ed ascelle perfettamente lisce, inguine glabro come impone la moda del momento, senza dimenticare la zona lombo sacrale che non si vede ma che gli altri notano soprattutto in estate quando si vuol sfoggiare un 2 pezzi che esalti anche il lato “B”.
L’uomo villoso non è più “macho”, ma anzi, proprio ora che i frutti delle ore in palestra si mostrano non li si possono nascondere sotto una fitta peluria, quindi, anche per te uomo, gambe e petto glabri per esaltare le masse muscolari, ascelle ed inguine per un look moderno e maggiore igiene, il tutto senza controindicazioni né dolore con i nostri laser dermomedicali.
Botulino
La tossina botulinica, più conosciuta col nome e marchio registrato di Botox® o più semplicemente botulino, è una proteina neuro-tossica.
La tossina botulinica è stata isolata per la prima volta da Edward Schantz nel 1944, ma solo dal 2002 ne è consentito l’uso per scopi medico-estetici.
La medicina estetica sfrutta appunto la capacità del botulino di paralizzare i muscoli volontari, allo scopo di far scomparire le rughe d’espressione. Nota bene che il botulino non risolve definitivamente il problema delle rughe profonde da invecchiamento dermico, infatti è un sistema non perenne, come invece gli interventi di chirurgia plastica.
Infatti la tossina botulinica nei suoi vari marchi farmaceutici viene iniettata localmente, e gli effetti sono praticamente immediati con una durata variabile (dal metabolismo di ognuno di noi) dai 3 ai 4 mesi circa. Poi una volta che l’organismo ha smaltito la tossina botulinica l’aspetto torna come pre-iniezione/i.
Essendo un farmaco derivato da una tossina impiegata anche come arma nervina, il botulino è assolutamente applicabile solo da personale Medico. Il costo varia in funzione di quante zone del volto si voglio trattare, mediamente dai 150€ ai 500€.
Ti invitiamo a non ricorre ad amici, laureandi, all’estetista “che lavora da una vita e che ha un sacco di esperienza”, e che propongono prezzi notevolmente inferiori: i rischi sono concreti !!! Meglio bruttini e grinzosi ma vivi…
La tossina botulinica è stata isolata per la prima volta da Edward Schantz nel 1944, ma solo dal 2002 ne è consentito l’uso per scopi medico-estetici.
La medicina estetica sfrutta appunto la capacità del botulino di paralizzare i muscoli volontari, allo scopo di far scomparire le rughe d’espressione. Nota bene che il botulino non risolve definitivamente il problema delle rughe profonde da invecchiamento dermico, infatti è un sistema non perenne, come invece gli interventi di chirurgia plastica.
Infatti la tossina botulinica nei suoi vari marchi farmaceutici viene iniettata localmente, e gli effetti sono praticamente immediati con una durata variabile (dal metabolismo di ognuno di noi) dai 3 ai 4 mesi circa. Poi una volta che l’organismo ha smaltito la tossina botulinica l’aspetto torna come pre-iniezione/i.
Essendo un farmaco derivato da una tossina impiegata anche come arma nervina, il botulino è assolutamente applicabile solo da personale Medico. Il costo varia in funzione di quante zone del volto si voglio trattare, mediamente dai 150€ ai 500€.
Ti invitiamo a non ricorre ad amici, laureandi, all’estetista “che lavora da una vita e che ha un sacco di esperienza”, e che propongono prezzi notevolmente inferiori: i rischi sono concreti !!! Meglio bruttini e grinzosi ma vivi…
Blefaroplastica
La blefaroplastica è sicuramente l’intervento più “sostanzioso” della chirurgia plastica, dopo la mastoplastica, ovviamente.
Lo sai il perché ? Semplice gli occhi sono lo specchio dell’anima, lo sguardo dice molto dello stato d’animo di una persona e per questo le palpebre superiori cadenti, e le cosiddette borse sotto gli occhi non fanno altro che togliere luce allo sguardo, invecchiando una persona più di quanto non sia dovuto dal puro dato anagrafico.
La blefaroplastica risolve tale handicap e ridona lucentezza al viso ed alla persona attraverso la rivalutazione degli occhi e dello sguardo che essi emanano.
Ma non solo, la blefaroplastica è indicata anche per le rughe periorbitali, le zampe di gallina, o le occhiaie accentuate e “scavate”.
L’intervento di blefaroplastica è paragonabile per rischiosità e complicazioni a quello di un’appendicectomia (appendicite), anzi, forse meno !
Lo sai il perché ? Semplice gli occhi sono lo specchio dell’anima, lo sguardo dice molto dello stato d’animo di una persona e per questo le palpebre superiori cadenti, e le cosiddette borse sotto gli occhi non fanno altro che togliere luce allo sguardo, invecchiando una persona più di quanto non sia dovuto dal puro dato anagrafico.
La blefaroplastica risolve tale handicap e ridona lucentezza al viso ed alla persona attraverso la rivalutazione degli occhi e dello sguardo che essi emanano.
Ma non solo, la blefaroplastica è indicata anche per le rughe periorbitali, le zampe di gallina, o le occhiaie accentuate e “scavate”.
L’intervento di blefaroplastica è paragonabile per rischiosità e complicazioni a quello di un’appendicectomia (appendicite), anzi, forse meno !
Addominoplastica
L’addome, più comunemente chiamato “pancia”, è un problema sempre più frequente in una società il cui tasso di obesi tende a crescere in modo preoccupante, causa la vita sedentaria e la dieta mediterranea non più seguita ed applicata come un tempo.
Ecco così che l’addominoplastica, diviene sempre più un intervento richiesto, per rimodellare la fascia toracica addominale, da cui il nome addominoplastica.
L’addominoplastica interviene con l’asportazione dell’eccesso di tessuto grasso nella zona interessata, con lo scopo di rimodellare l’addome “appiattendolo”, e rimuovere le smagliature e le grinze che la crescita repentina dell’addome ha portato in ‘dono’ come conseguenza diretta.
L’addominoplastica è molto efficace dopo una gravidanza, come soluzione definitiva e veloce in alternativa ad un percorso di regolamentazione alimentare (Dieta).
Ecco così che l’addominoplastica, diviene sempre più un intervento richiesto, per rimodellare la fascia toracica addominale, da cui il nome addominoplastica.
L’addominoplastica interviene con l’asportazione dell’eccesso di tessuto grasso nella zona interessata, con lo scopo di rimodellare l’addome “appiattendolo”, e rimuovere le smagliature e le grinze che la crescita repentina dell’addome ha portato in ‘dono’ come conseguenza diretta.
L’addominoplastica è molto efficace dopo una gravidanza, come soluzione definitiva e veloce in alternativa ad un percorso di regolamentazione alimentare (Dieta).
MedikalSlim AntiRay: protezione testata e certificata.
La maglia ed il pantaloncino della linea MedikalSlim Antiray difendono dalle intemperie mantengono costante la temperatura del nostro corpo e traspirando smaltiscono all’esterno l’umidità e le relative tossine. Grazie all’impalpabile trama protettiva, realizzata con filati Tecnostan, offrono altresì una protezione all’organismo dai disturbi e fastidi provocati dall’accumulo di cariche elettrostatiche e dalle interferenze elettromagnetiche sempre più presenti negli ambienti che ci circondano (telefoni cellulari, elettrodomestici, computer, antenne dei ripetitori etc).
Il coordinato (maglia e pantaloncini) MedikalSlim Antiray, realizzati con filati Tecnostan, offre inoltre un valida soluzione antibatterica eliminando, senza trattamenti chimici, funghi e batteri che combinandosi col sudore sono spesso causa di cattivi odori.
Questo indumento viene indicato da tantissimi medici come fattore coadiuvante e preventivo nel trattamento di diverse patologie. Testato da atleti di fama internazionale (ricordiamo: Antonio Rossi olimpionico di canottaggio) e di varie discipline, con ottimi risultati, si presenta con certificazioni di qualità ed efficacia che lo rendono unico nel suo genere. Tutti i test e le ricerche effettuati a supporto di questa produzione, nonché l’alto tasso del rapporto qualità-prezzo, garantiscono sin d’ora, efficacia e soddisfazione del cliente che sceglierà MedikalSlim Antiray.
Le funzioni specifiche di MedikalSlim Antiray consistono in: dimagrimento, snellimento e tonificazione, perché previene la cellulite e rassoda i muscoli, infatti esiste un rapporto causa-effetto tra radiazioni elettromagnetiche e formazioni adipose. Da uno studio effettuato da alcuni ricercatori belgi, si è riscontrato come la donna che soggiorna in presenza di un campo elettromagnetico, soprattutto in ufficio, sia maggiormente predisposta all’accumulo di cellule cutanee grasse, ovvero adipociti, comunemente conosciute col termine di cellulite.
Ed inoltre: previene l’insonnia, lo stress, l’ansia, le cefalee persistenti, la cervicale, le allergie ed i problemi circolatori.
Arreca benessere generale, poiché migliora il sonno, favorisce la circolazione, aumenta l’efficienza nella guida, migliora il rendimento sul lavoro e nello studio, coadiuva l’attività fisica e sessuale.
E non solo: contribuisce ad aumentare il livello delle difese immunitarie !
Da recenti studi è emerso che il corpo brucia una notevole quantità di grassi anche durante il riposo notturno, oltre che con la normale attività fisica: questo grazie all’interazione fegato-cervello, purchè in condizioni di corretta alimentazione. Ed altri test sui filati Tecnostan hanno dimostrato come il calo di peso nella fase notturna sia maggiore per chi indossa il pigiama di MedikalSlim Antiray.
Gli indumenti MedikalSlim Antiray non hanno controindicazioni di tempo, si possono indossare anche 24 ore al giorno e durante qualsiasi attività della giornata.
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Questo indumento viene indicato da tantissimi medici come fattore coadiuvante e preventivo nel trattamento di diverse patologie. Testato da atleti di fama internazionale (ricordiamo: Antonio Rossi olimpionico di canottaggio) e di varie discipline, con ottimi risultati, si presenta con certificazioni di qualità ed efficacia che lo rendono unico nel suo genere. Tutti i test e le ricerche effettuati a supporto di questa produzione, nonché l’alto tasso del rapporto qualità-prezzo, garantiscono sin d’ora, efficacia e soddisfazione del cliente che sceglierà MedikalSlim Antiray.
Le funzioni specifiche di MedikalSlim Antiray consistono in: dimagrimento, snellimento e tonificazione, perché previene la cellulite e rassoda i muscoli, infatti esiste un rapporto causa-effetto tra radiazioni elettromagnetiche e formazioni adipose. Da uno studio effettuato da alcuni ricercatori belgi, si è riscontrato come la donna che soggiorna in presenza di un campo elettromagnetico, soprattutto in ufficio, sia maggiormente predisposta all’accumulo di cellule cutanee grasse, ovvero adipociti, comunemente conosciute col termine di cellulite.
Ed inoltre: previene l’insonnia, lo stress, l’ansia, le cefalee persistenti, la cervicale, le allergie ed i problemi circolatori.
Arreca benessere generale, poiché migliora il sonno, favorisce la circolazione, aumenta l’efficienza nella guida, migliora il rendimento sul lavoro e nello studio, coadiuva l’attività fisica e sessuale.
E non solo: contribuisce ad aumentare il livello delle difese immunitarie !
Da recenti studi è emerso che il corpo brucia una notevole quantità di grassi anche durante il riposo notturno, oltre che con la normale attività fisica: questo grazie all’interazione fegato-cervello, purchè in condizioni di corretta alimentazione. Ed altri test sui filati Tecnostan hanno dimostrato come il calo di peso nella fase notturna sia maggiore per chi indossa il pigiama di MedikalSlim Antiray.
Gli indumenti MedikalSlim Antiray non hanno controindicazioni di tempo, si possono indossare anche 24 ore al giorno e durante qualsiasi attività della giornata.
Chirurgia plastica estetica per il seno: non solo mastoplastica additiva.
Ci sono difetti del seno (ghiandola mammaria) poco conosciuti,ma molto fastidiosi e psicologicamente invalidanti, che sono risolti brillantemente con la chirurgia plastica estetica, eccone la loro trattazione.
Quando si parla di seno, inteso come ghiandola mammaria, e chirurgia plastica estetica, non si può evitare di pensare alla mastoplastica, ed in particolare alla mastoplastica additiva; le cosiddette “tette rifatte” nel gergo comune, e in questo caso pure volgare…
Ma non è solo nel campo dell’aumento del seno che la chirurgia plastica fa molto per il seno femminile, ma anche molti altri “piccoli” problemi vengono trattati con successo anche se in percentuale sono sicuramente meno del 5%, contro il 90% della mastoplastica additiva e del 5% di quella riduttiva (cifre indicative).
Prima di iniziare la delucidazione di questi altri difetti è necessario una brevissima “lezione di Anatomia” per avere ben chiaro tutti i termini e le ubicazioni delle parti che andremo a citare.
La ghiandola mammaria è una ghiandola esocrina, cioè che secerne il suo prodotto (latte) all’esterno del corpo, contrariamente, ad esempio, alle ghiandole surrenali, che sono endocrine, in quanto l’adrenalina da esse prodotta rimane interna al corpo.
Ha una struttura bulbo alveolare ed è situata nella regione anteriore del torace, tra la terza e la sesta costola.
Internamente la mammella è composta da acini e tubuli, riuniti in gruppi chiamati lobuli, a loro volta raggruppati nei lobi.
I tubuli sono micro canali che uniscono gli acini, e confluiscono in canali a maggiore portata chiamati dotti galattofori o lattiferi che sboccano poi nel capezzolo attraverso i pori lattiferi da cui i neonati succhiano il latte nei primi mesi di vita, fino allo svezzamento.
Unici muscoli presenti sono quelli attorno ai dotti lattiferi per espellere il latte e quelli nel capezzolo per ergerlo.
La forma e la consistenza del seno dipendono da vari fattori non solo dalla quantità di lobi, quali la quantità di tessuto adiposo e lo sviluppo del muscolo gran pettorale su cui poggia.
Ovviamente la costituzione fisica, in particolare quella del torace, il patrimonio genetico e il maggiore o minore utilizzo, ossia il numero di allattamenti per ogni figlio concepito sono altri fattori che ne determinano la forma e la consistenza nel corso della vita.
Altro componente è ovviamente la pelle; sembrerà sciocco ma la tonicità ma soprattutto l’elasticità di questa sono un fattore molto importante per un seno più o meno sodo e tonico !
Ovviamente non esiste il seno standard o il seno perfetto ! Tutto dipende dalla cultura dell’area geografica in cui si vive e dalle mode.
Inutile dire del periodo delle “maggiorate” poi passate di moda col ritorno in auge del seno dalle forme meno prosperose fino ad arrivare al seno androgeno, piccolo, per poi ricominciare con il ritorno delle maggiorate…
La forma più canonica è quella emisferico-conica, con una zona centrale dal diametro variabile dai 2,5 cm finanche ai 10cm detta areola,con pigmentazione più marcata, ed al centro dell’areola si trova il capezzolo.
Stessa terminologia si ha per gli uomini, solo che la loro mammella non si sviluppa in quanto la funzione riproduttiva del maschio non prevede l’allattamento.
Ora entriamo nel vivo degli altri problemi che condizionano non poco la psiche femminile, oltre a quello delle dimensioni, abbiamo infatti:
- l’ectopia (dal greco: ek = fuori e Tòpos = luogo) ossia la disposizione scorretta di uno o entrambi i complessi areolare-capezzolo nella mammella;
- la politelia (sempre dal greco: poli = molti e Thélé = capezzolo ) quindi la presenza di due o più capezzoli per ogni singola mammella;
- l’asimmetria che può essere di dimensione o di altezza o entrambi i fattori;
- ed il capezzolo introflesso (ossia che non sporge rispetto al piano areolare).
Ectopia.
Come accennato in precedenza per questi casi si è in presenza di areola e capezzolo o anche uno solo di loro in una posizione non canonica, ossia nei pressi del centro della cuspide mammaria, normalmente tale diversa disposizione è lungo la così definita “linea del latte”.
Politelia.
Qui siamo in presenza (come da significato etimologico del termine) di più capezzoli con o senza areola e più o meno sviluppati.
Ciò deriva dalla fase embrionale quando tra il secondo ed il terzo mese nei feti si sviluppano gli elementi ghiandolari mammari, con successiva regressione di tali formazioni, però se tale regressione non è completa, residuano alcuni foci ectodermici, che nella fase puberale possono originare appunto un numero maggiore di capezzoli.
Tale problema è maggiormente presente nei maschi !
Questo difetto è classificato a seconda che siano o meno presenti tutti e tre gli elementi che costituiscono una mammella; avremo quindi:
- polimastia, se la politelia oltre che al capezzolo presenta l’areola ed il tessuto ghiandolare;
- con solo tessuto ghiandolare ed areola;
- col solo tessuto ghiandolare;
- capezzolo, areola e tessuto adiposo a sostituzione di quello ghiandolare;
- il solo capezzolo, politelia vera e propria;
- la presenza della sola areola ossia politelia areolare.
Non bastasse, questa anomalia può presentare anche un ciuffo di peli.
Capezzolo introflesso.
Si intuisce che qui il capezzolo non sporge, ma rimane “imprigionato” all’interno della mammella essenzialmente per una ridotta lunghezza dei dotti galattofori.
Oltre al danno estetico e psichico di un seno “monco” qui siamo anche in presenza di una insufficienza funzionale che non consente l’allattamento al seno.
La correzione oltre che per ovvi motivi estetici, visto che non si può recuperarne la funzionalità, è anche dovuta ad una migliore ed efficace fase igienica del seno.
L’intervento più comunemente applicato e che si può effettuare anche in anestesia locale, prevede l’incisione di areola e capezzolo lungo il diametro orizzontale e nello “scollare” i tessuti e i dotti galattofori troppo corti per “estrarre” il capezzolo.
Con l’anestesia locale non è necessaria degenza, l’effetto è immediato, e la sensibilità del complesso areola capezzolo è mantenuta, salvo durante i primi giorni post-operatori, ove diminuisce. Anche la capacità a contrarsi dell’areola nella stragrande maggioranza dei casi è mantenuta.
Asimmetria mammaria.
Per i casi in cui lo sviluppo del seno è difettoso, la maggior parte delle volte il tutto è da attribuirsi al patrimonio genetico che nella fase puberale-adolescenziale non permette il completo sviluppo del seno (amastia) o un suo sviluppo scarso (ipomastia).
Per i casi in cui tali difetti sono acquisiti le cause sono essenzialmente di tipo traumatico o derivanti da interventi chirurgici o da radioterapia.
Qui si può intervenire in due modi: aumentando la mammella scarsa o riducendo quella più abbondante.
La difficoltà sta nel fatto che si interviene su una sola delle due mammelle quindi il chirurgo dovrà prevedere gli “aggiustamenti” della fase post operatoria dei tessuti operati per evitare che il seno risulti comunque asimmetrico.
Precisiamo che i seni non sono contrariamente a quanto si pensi, sempre “gemelli identici”, ma anzi sono più spesso asimmetrici, ciò può portare anche ad un maggior sex-appeal, quando tale difetto richieda strumenti di misura o l’occhio attento e clinico di un chirurgo estetico.
Il problema è invece particolarmente avvertito (se macroscopico) nella fase adolescenziale, visto che non si va al supermercato a seno nudo, quando, oltre ai problemi tipici del periodo, l’avere anche un seno palesemente asimmetrico comporta difficoltà insormontabili nella vita di relazione con la nascita dei primi flirt ed innamoramenti.
Quando si parla di seno, inteso come ghiandola mammaria, e chirurgia plastica estetica, non si può evitare di pensare alla mastoplastica, ed in particolare alla mastoplastica additiva; le cosiddette “tette rifatte” nel gergo comune, e in questo caso pure volgare…
Ma non è solo nel campo dell’aumento del seno che la chirurgia plastica fa molto per il seno femminile, ma anche molti altri “piccoli” problemi vengono trattati con successo anche se in percentuale sono sicuramente meno del 5%, contro il 90% della mastoplastica additiva e del 5% di quella riduttiva (cifre indicative).
Prima di iniziare la delucidazione di questi altri difetti è necessario una brevissima “lezione di Anatomia” per avere ben chiaro tutti i termini e le ubicazioni delle parti che andremo a citare.
La ghiandola mammaria è una ghiandola esocrina, cioè che secerne il suo prodotto (latte) all’esterno del corpo, contrariamente, ad esempio, alle ghiandole surrenali, che sono endocrine, in quanto l’adrenalina da esse prodotta rimane interna al corpo.
Ha una struttura bulbo alveolare ed è situata nella regione anteriore del torace, tra la terza e la sesta costola.
Internamente la mammella è composta da acini e tubuli, riuniti in gruppi chiamati lobuli, a loro volta raggruppati nei lobi.
I tubuli sono micro canali che uniscono gli acini, e confluiscono in canali a maggiore portata chiamati dotti galattofori o lattiferi che sboccano poi nel capezzolo attraverso i pori lattiferi da cui i neonati succhiano il latte nei primi mesi di vita, fino allo svezzamento.
Unici muscoli presenti sono quelli attorno ai dotti lattiferi per espellere il latte e quelli nel capezzolo per ergerlo.
La forma e la consistenza del seno dipendono da vari fattori non solo dalla quantità di lobi, quali la quantità di tessuto adiposo e lo sviluppo del muscolo gran pettorale su cui poggia.
Ovviamente la costituzione fisica, in particolare quella del torace, il patrimonio genetico e il maggiore o minore utilizzo, ossia il numero di allattamenti per ogni figlio concepito sono altri fattori che ne determinano la forma e la consistenza nel corso della vita.
Altro componente è ovviamente la pelle; sembrerà sciocco ma la tonicità ma soprattutto l’elasticità di questa sono un fattore molto importante per un seno più o meno sodo e tonico !
Ovviamente non esiste il seno standard o il seno perfetto ! Tutto dipende dalla cultura dell’area geografica in cui si vive e dalle mode.
Inutile dire del periodo delle “maggiorate” poi passate di moda col ritorno in auge del seno dalle forme meno prosperose fino ad arrivare al seno androgeno, piccolo, per poi ricominciare con il ritorno delle maggiorate…
La forma più canonica è quella emisferico-conica, con una zona centrale dal diametro variabile dai 2,5 cm finanche ai 10cm detta areola,con pigmentazione più marcata, ed al centro dell’areola si trova il capezzolo.
Stessa terminologia si ha per gli uomini, solo che la loro mammella non si sviluppa in quanto la funzione riproduttiva del maschio non prevede l’allattamento.
Ora entriamo nel vivo degli altri problemi che condizionano non poco la psiche femminile, oltre a quello delle dimensioni, abbiamo infatti:
- l’ectopia (dal greco: ek = fuori e Tòpos = luogo) ossia la disposizione scorretta di uno o entrambi i complessi areolare-capezzolo nella mammella;
- la politelia (sempre dal greco: poli = molti e Thélé = capezzolo ) quindi la presenza di due o più capezzoli per ogni singola mammella;
- l’asimmetria che può essere di dimensione o di altezza o entrambi i fattori;
- ed il capezzolo introflesso (ossia che non sporge rispetto al piano areolare).
Ectopia.
Come accennato in precedenza per questi casi si è in presenza di areola e capezzolo o anche uno solo di loro in una posizione non canonica, ossia nei pressi del centro della cuspide mammaria, normalmente tale diversa disposizione è lungo la così definita “linea del latte”.
Politelia.
Qui siamo in presenza (come da significato etimologico del termine) di più capezzoli con o senza areola e più o meno sviluppati.
Ciò deriva dalla fase embrionale quando tra il secondo ed il terzo mese nei feti si sviluppano gli elementi ghiandolari mammari, con successiva regressione di tali formazioni, però se tale regressione non è completa, residuano alcuni foci ectodermici, che nella fase puberale possono originare appunto un numero maggiore di capezzoli.
Tale problema è maggiormente presente nei maschi !
Questo difetto è classificato a seconda che siano o meno presenti tutti e tre gli elementi che costituiscono una mammella; avremo quindi:
- polimastia, se la politelia oltre che al capezzolo presenta l’areola ed il tessuto ghiandolare;
- con solo tessuto ghiandolare ed areola;
- col solo tessuto ghiandolare;
- capezzolo, areola e tessuto adiposo a sostituzione di quello ghiandolare;
- il solo capezzolo, politelia vera e propria;
- la presenza della sola areola ossia politelia areolare.
Non bastasse, questa anomalia può presentare anche un ciuffo di peli.
Capezzolo introflesso.
Si intuisce che qui il capezzolo non sporge, ma rimane “imprigionato” all’interno della mammella essenzialmente per una ridotta lunghezza dei dotti galattofori.
Oltre al danno estetico e psichico di un seno “monco” qui siamo anche in presenza di una insufficienza funzionale che non consente l’allattamento al seno.
La correzione oltre che per ovvi motivi estetici, visto che non si può recuperarne la funzionalità, è anche dovuta ad una migliore ed efficace fase igienica del seno.
L’intervento più comunemente applicato e che si può effettuare anche in anestesia locale, prevede l’incisione di areola e capezzolo lungo il diametro orizzontale e nello “scollare” i tessuti e i dotti galattofori troppo corti per “estrarre” il capezzolo.
Con l’anestesia locale non è necessaria degenza, l’effetto è immediato, e la sensibilità del complesso areola capezzolo è mantenuta, salvo durante i primi giorni post-operatori, ove diminuisce. Anche la capacità a contrarsi dell’areola nella stragrande maggioranza dei casi è mantenuta.
Asimmetria mammaria.
Per i casi in cui lo sviluppo del seno è difettoso, la maggior parte delle volte il tutto è da attribuirsi al patrimonio genetico che nella fase puberale-adolescenziale non permette il completo sviluppo del seno (amastia) o un suo sviluppo scarso (ipomastia).
Per i casi in cui tali difetti sono acquisiti le cause sono essenzialmente di tipo traumatico o derivanti da interventi chirurgici o da radioterapia.
Qui si può intervenire in due modi: aumentando la mammella scarsa o riducendo quella più abbondante.
La difficoltà sta nel fatto che si interviene su una sola delle due mammelle quindi il chirurgo dovrà prevedere gli “aggiustamenti” della fase post operatoria dei tessuti operati per evitare che il seno risulti comunque asimmetrico.
Precisiamo che i seni non sono contrariamente a quanto si pensi, sempre “gemelli identici”, ma anzi sono più spesso asimmetrici, ciò può portare anche ad un maggior sex-appeal, quando tale difetto richieda strumenti di misura o l’occhio attento e clinico di un chirurgo estetico.
Il problema è invece particolarmente avvertito (se macroscopico) nella fase adolescenziale, visto che non si va al supermercato a seno nudo, quando, oltre ai problemi tipici del periodo, l’avere anche un seno palesemente asimmetrico comporta difficoltà insormontabili nella vita di relazione con la nascita dei primi flirt ed innamoramenti.
La neuromodulazione: metodologia innovativa e non distruttiva.
Neuromodulazione gastrica: la cura del nuovo millennio, avanti di decenni rispetto alle pratiche attuali.
La Neuromodulazione gastrica è innovativa e rivoluzionaria in diversi aspetti che andremo a sviscerare.
Innanzi tutto è stata sviluppata in Italia da un luminare italiano, in contro tendenza alla piaga della “fuga di cervelli”, fuga quasi sempre verso gli USA, fenomeno unico fra i paesi più sviluppati ed industrializzati.
Negli Usa è stata poi “solo” perfezionata e testata, fino ad ottenere il benestare dalle severissime norme ed autorità di controllo sanitarie americane.
Per venire agli aspetti tecnico-medici che la contraddistinguono dalle terapie ancora oggi in uso facendole sembrare vere e proprie torture al suo cospetto, un po’ come le cure dei dentisti del 1800 che in confronto a quelli di oggi, fanno i dentisti del passato più simili a “macellai” che non a medici, evidenziamo quindi che:
- non è “distruttiva”: non si mette mano al bisturi per diminuire la capacità di contenere alimenti dello stomaco tagliando ed asportando una sezione dello stesso organo e ricucendone i lembi rimanenti;
- non è occlusiva: non vi introduce alcun corpo estraneo con lo stesso fine di cui sopra, ossia diminuire la capacità “volumetrica” dello stomaco e contemporaneamente la sua capacità funzionale di assimilazione delle calorie introdottevi;
- non è costrittiva: non “impacchetta” lo stomaco in un contenitore al fine di non permettergli il dilatarsi allo scopo di ricevere altro cibo e relative calorie.
Da sottolineare anche che non stimola il rigurgito di cibo (vomito) né propone l’assunzione di alcun farmaco, nemmeno come coadiuvante.
La sua forza sta nell’intervento riequilibratore degli impulsi nervosi che dallo stomaco arrivano al cervello in modo da ripristinare il mal funzionamento della “spia di indicazione di sazietà”, correggere il comportamento alimentare, regolandolo, impedendo inoltre quegli spuntini fuori dagli orari canonici dei pasti, che negli obesi tra l’altro sono un continuo, senza soluzione o quasi di continuità.
La Neuromodulazione gastrica è innovativa e rivoluzionaria in diversi aspetti che andremo a sviscerare.
Innanzi tutto è stata sviluppata in Italia da un luminare italiano, in contro tendenza alla piaga della “fuga di cervelli”, fuga quasi sempre verso gli USA, fenomeno unico fra i paesi più sviluppati ed industrializzati.
Negli Usa è stata poi “solo” perfezionata e testata, fino ad ottenere il benestare dalle severissime norme ed autorità di controllo sanitarie americane.
Per venire agli aspetti tecnico-medici che la contraddistinguono dalle terapie ancora oggi in uso facendole sembrare vere e proprie torture al suo cospetto, un po’ come le cure dei dentisti del 1800 che in confronto a quelli di oggi, fanno i dentisti del passato più simili a “macellai” che non a medici, evidenziamo quindi che:
- non è “distruttiva”: non si mette mano al bisturi per diminuire la capacità di contenere alimenti dello stomaco tagliando ed asportando una sezione dello stesso organo e ricucendone i lembi rimanenti;
- non è occlusiva: non vi introduce alcun corpo estraneo con lo stesso fine di cui sopra, ossia diminuire la capacità “volumetrica” dello stomaco e contemporaneamente la sua capacità funzionale di assimilazione delle calorie introdottevi;
- non è costrittiva: non “impacchetta” lo stomaco in un contenitore al fine di non permettergli il dilatarsi allo scopo di ricevere altro cibo e relative calorie.
Da sottolineare anche che non stimola il rigurgito di cibo (vomito) né propone l’assunzione di alcun farmaco, nemmeno come coadiuvante.
La sua forza sta nell’intervento riequilibratore degli impulsi nervosi che dallo stomaco arrivano al cervello in modo da ripristinare il mal funzionamento della “spia di indicazione di sazietà”, correggere il comportamento alimentare, regolandolo, impedendo inoltre quegli spuntini fuori dagli orari canonici dei pasti, che negli obesi tra l’altro sono un continuo, senza soluzione o quasi di continuità.
Neuromodulazione: la biotecnologia che esclude i farmaci.
Niente farmaci per curare obesità e sovrappeso perché ora la biotecnologia è in grado di correggere il problema di corretta comunicazione tra Apparato Digerente e Cervello.
La neuromodulazione gastrica di EuroMedikal è “rivoluzionaria” in quanto affronta i problemi di obesità e sovrappeso corporeo dal punto di vista neurologico e non farmacologico.
Questo perché tutti i farmaci sono utili ma anche dannosi al contempo; da qui la prescrizione da parte di un medico (generalmente il proprio) che ha le conoscenze scientifiche ed anche cliniche del paziente, per valutare correttamente se i pro di quel farmaco atto a contrastare la patologia “X” sono nettamente superiori ai contro.
A dirla con un proverbio il medico deve valutare: “Se il gioco vale la candela “; altrimenti deve ripiegare su un altro farmaco, o cocktail di farmaci, i cui effetti collaterali o controindicazioni siano minori dei benefici curativi.
E’ bene ricordare che ogni farmaco, da quelli di laboratorio a quelli naturali (erboristici), hanno controindicazioni !
La neuromodulazione invece interviene sul problema alla sorgente: la mancanza di comunicazione tra Apparato Digerente e Cervello, o meglio ancora: agisce sui messaggi errati che il cervello riceve.
In altre parole si corregge un problema di comunicazione.
Ecco un esempio: anche il più super e moderno dei computer se riceve gli input sbagliati porta a risultati non congrui alla risoluzione dei problemi, quindi anche il Cervello se riceve il segnale “non sono ancora sazio” continua a prendere decisioni che portano alla ricerca di cibo e conseguente consumazione dello stesso ! anche se si ha lo stomaco fisicamente pieno !
Questo porta a far sì che l’eccesso di calorie sia immagazzinato nel corpo sotto forma di grasso, portando al sovrappeso ed all’obesità.
Corretto il problema di comunicazione, il soggetto tornerà progressivamente ad un peso corporeo congruo con la statura e la propria attività fisica quotidiana, senza più ingrassare né tantomeno pagare il caro prezzo dell’utilizzo di farmaci assai ricchi di controindicazioni, basti pensare a quelli anoressizzanti !
Questo ovviamente correggerà anche tutti i disagi psicologici conseguenti: dall’aspetto estetico, ad una vita sociale e lavorativa problematica per finire con la constatazione che l’eliminazione di drastiche diete e divieti alla consumazione di certi cibi (che tra l’altro sono quelli che procurano il maggior piacere alla consumazione, quali i dolci) riequilibrano anche il rapporto psicologico col cibo, quindi basta col: “vorrei ma non posso” fonte di grande stress per chi deve sottostare ad una dieta.
La neuromodulazione gastrica di EuroMedikal è “rivoluzionaria” in quanto affronta i problemi di obesità e sovrappeso corporeo dal punto di vista neurologico e non farmacologico.
Questo perché tutti i farmaci sono utili ma anche dannosi al contempo; da qui la prescrizione da parte di un medico (generalmente il proprio) che ha le conoscenze scientifiche ed anche cliniche del paziente, per valutare correttamente se i pro di quel farmaco atto a contrastare la patologia “X” sono nettamente superiori ai contro.
A dirla con un proverbio il medico deve valutare: “Se il gioco vale la candela “; altrimenti deve ripiegare su un altro farmaco, o cocktail di farmaci, i cui effetti collaterali o controindicazioni siano minori dei benefici curativi.
E’ bene ricordare che ogni farmaco, da quelli di laboratorio a quelli naturali (erboristici), hanno controindicazioni !
La neuromodulazione invece interviene sul problema alla sorgente: la mancanza di comunicazione tra Apparato Digerente e Cervello, o meglio ancora: agisce sui messaggi errati che il cervello riceve.
In altre parole si corregge un problema di comunicazione.
Ecco un esempio: anche il più super e moderno dei computer se riceve gli input sbagliati porta a risultati non congrui alla risoluzione dei problemi, quindi anche il Cervello se riceve il segnale “non sono ancora sazio” continua a prendere decisioni che portano alla ricerca di cibo e conseguente consumazione dello stesso ! anche se si ha lo stomaco fisicamente pieno !
Questo porta a far sì che l’eccesso di calorie sia immagazzinato nel corpo sotto forma di grasso, portando al sovrappeso ed all’obesità.
Corretto il problema di comunicazione, il soggetto tornerà progressivamente ad un peso corporeo congruo con la statura e la propria attività fisica quotidiana, senza più ingrassare né tantomeno pagare il caro prezzo dell’utilizzo di farmaci assai ricchi di controindicazioni, basti pensare a quelli anoressizzanti !
Questo ovviamente correggerà anche tutti i disagi psicologici conseguenti: dall’aspetto estetico, ad una vita sociale e lavorativa problematica per finire con la constatazione che l’eliminazione di drastiche diete e divieti alla consumazione di certi cibi (che tra l’altro sono quelli che procurano il maggior piacere alla consumazione, quali i dolci) riequilibrano anche il rapporto psicologico col cibo, quindi basta col: “vorrei ma non posso” fonte di grande stress per chi deve sottostare ad una dieta.
MedikalBeauty. Il più bravo chirurgo estetico non è laureato in chirurgia !
Da un racconto di un chirurgo estetico: le sue quotidiane scene di vita e lotta ambulatoriale…
Ultimamente, causa più probabile queste ondate di calore, sempre più signore ci vengono a far visita affascinate dai contenuti delle nostre brochure e dalle foto dei “Prima e Dopo” che vengono pubblicate sul sito, con l’intenzione di farsi un “ritocchino”.
Apro una parentesi, per motivi tecnici si è abbreviata quella fase di preambolo ed introduttiva, consistente in una marea di giri di parole per mascherare l’imbarazzo e trovare il coraggio di ammettere: il bisogno di un ritocchino.
Tale fase è normalità, quello che ultimamente non è invece nella normalità è la fase successiva, quando dall’elenco di “cose da farsi” si arriva al quanto occorra per farlo ! E non si fa riferimento allo scorrere del tempo…
Così tra uno sbuffo ed una battuta alquanto tagliente, le donne sono più “affilate” in materia, ci si aggiorna a settembre dopo le ferie, un classico.
Ovviamente non chiamandomi Giobbe, terminata ben presto la pazienza ed esaurita l’umana capacità a sopportare le solite scene senza arrivare a qualcosa di concreto, durante un ritorno a casa stavo pensando a come trovare la quadratura del cerchio: “Rendere più belle e più giovani le signore facendo loro spendere poco, anzi meno !”
Confesso che in poco meno di una settimana non ci sono riuscito, finchè un compagno delle superiori mi ha salvato !
Tralascio la fase dei salamelecchi e di tutti gli aggiornamenti dall’ultima volta che ci si era visti, per arrivare al suo invito a casa, o meglio nella sua “tana” a risolvermi il problema.
Confesso che non capivo come un fotografo ed abile grafico potesse aiutarmi in chirurgia estetica, ma da lì a pochi minuti tutto mi fu chiaro.
Arrivati nella sua “tana” ossia una stanza piena degli attrezzi del mestiere (nessun bisturi né lettini operatori) ma un paio di macchine fotografiche digitali e relativi obiettivi, il romantico angolo di sviluppo delle pellicole, ormai destinato a museo, pc e stampanti varie, ed ecco che mi “carica” dall’hard disk una foto di una signora sulla sessantina (e mal portati…) ed incomincia ad “operare”.
A farla breve, dopo una quarantina di minuti la signora di cui sopra era una quarantenne che ispirava anche qualche cattivo pensiero…
Stampatemi le due foto in formato A4 su carta da fotografia, il mio amico tagliente come un laser con un sorriso beffardo mi dice:” Ecco qua, 10 anni di medicina e specializzazione della tua vita buttati via, bastava un corso di fotoritocco per Pho…(niente pubblicità ma sono sicuro che si capisca), et voilà, con pochi euro le tue pazienti più belle e giovani che mai !”
Già! Peccato davvero per i dieci anni di medicina e chirurgia, perché chissà quante altre belle signore potevo fare più felici…allora poi nel fior fiore dei vent’anni !
Ultimamente, causa più probabile queste ondate di calore, sempre più signore ci vengono a far visita affascinate dai contenuti delle nostre brochure e dalle foto dei “Prima e Dopo” che vengono pubblicate sul sito, con l’intenzione di farsi un “ritocchino”.
Apro una parentesi, per motivi tecnici si è abbreviata quella fase di preambolo ed introduttiva, consistente in una marea di giri di parole per mascherare l’imbarazzo e trovare il coraggio di ammettere: il bisogno di un ritocchino.
Tale fase è normalità, quello che ultimamente non è invece nella normalità è la fase successiva, quando dall’elenco di “cose da farsi” si arriva al quanto occorra per farlo ! E non si fa riferimento allo scorrere del tempo…
Così tra uno sbuffo ed una battuta alquanto tagliente, le donne sono più “affilate” in materia, ci si aggiorna a settembre dopo le ferie, un classico.
Ovviamente non chiamandomi Giobbe, terminata ben presto la pazienza ed esaurita l’umana capacità a sopportare le solite scene senza arrivare a qualcosa di concreto, durante un ritorno a casa stavo pensando a come trovare la quadratura del cerchio: “Rendere più belle e più giovani le signore facendo loro spendere poco, anzi meno !”
Confesso che in poco meno di una settimana non ci sono riuscito, finchè un compagno delle superiori mi ha salvato !
Tralascio la fase dei salamelecchi e di tutti gli aggiornamenti dall’ultima volta che ci si era visti, per arrivare al suo invito a casa, o meglio nella sua “tana” a risolvermi il problema.
Confesso che non capivo come un fotografo ed abile grafico potesse aiutarmi in chirurgia estetica, ma da lì a pochi minuti tutto mi fu chiaro.
Arrivati nella sua “tana” ossia una stanza piena degli attrezzi del mestiere (nessun bisturi né lettini operatori) ma un paio di macchine fotografiche digitali e relativi obiettivi, il romantico angolo di sviluppo delle pellicole, ormai destinato a museo, pc e stampanti varie, ed ecco che mi “carica” dall’hard disk una foto di una signora sulla sessantina (e mal portati…) ed incomincia ad “operare”.
A farla breve, dopo una quarantina di minuti la signora di cui sopra era una quarantenne che ispirava anche qualche cattivo pensiero…
Stampatemi le due foto in formato A4 su carta da fotografia, il mio amico tagliente come un laser con un sorriso beffardo mi dice:” Ecco qua, 10 anni di medicina e specializzazione della tua vita buttati via, bastava un corso di fotoritocco per Pho…(niente pubblicità ma sono sicuro che si capisca), et voilà, con pochi euro le tue pazienti più belle e giovani che mai !”
Già! Peccato davvero per i dieci anni di medicina e chirurgia, perché chissà quante altre belle signore potevo fare più felici…allora poi nel fior fiore dei vent’anni !
Capelli: non tutti sanno che…
Curiosità sulla componente cromatica dei nostri capelli.
E’ nella corteccia dei capelli, vale a dire lo strato intermedio, che si trovano pigmenti di melanina, presente in forma diffusa o granulare. Il colore e le diverse sfumature dei capelli dipendono proprio dalla melanina e variano in relazione alle caratteristiche e alla concentrazione di questa sostanza. Il colore dei capelli dipende anche da altri fattori apparentemente secondari, ma, come vedremo, in taluni casi possono assumere importanza primaria.
La melanina è contenuta nelle strutture di superficie della quasi totalità dei vertebrati, ovvero nelle scaglie, nella pelle, nelle piume ed appunto nei capelli.
La colorazione dovuta alla melanina è limitata a sfumature di nero, di rosso, di grigio di giallo e di marrone.
Gli studi più aggiornati attribuiscono la pigmentazione a due tipi di melanina: l’eumelanina e la feomelanina.
La più comune è la prima che genera sfumature dal bruno al nero. La seconda, invece, è responsabile del giallo (biondo) del marrone e di tutte le gradazioni di rosso. I pigmenti sono prodotti secondo un codice contenuto nel DNA, vale adire per via genetica (ereditarietà). L’eumelanina e la feomelanina provengono da un processo metabolico comune in cui agisce il dopachinone, la sostanza che incide maggiormente sul fenomeno di devianza dall’uno all’altro tipo di melanina. Il colore dei capelli varia con l’età. Quasi sempre col passare degli anni, aumenta la produzione di capelli più scuri a cui fa seguito la comparsa di capelli bianchi. Questi andranno poi gradualmente a sostituire i capelli scuri.
Il fenomeno evolutivo del colore è la dimostrazione che il metabolismo della melanina è variabile.
Tano variabile che, col progredire dell’età, si passa da un’intensificazione a un rallentamento e, non di rado, perfino ad una totale cessazione della formazione del pigmento.
Pigmentazione.
Nella parte esterna della corteccia dei capelli si verifica la maggior concentrazione di granuli di melanina. Nei capelli neri o castani, i granuli hanno struttura interna e superficie esterna piuttosto compatte; nei capelli più chiari, i granuli sono meno numerosi, più piccoli e mostrano sovente una superficie bucherellata, ruvida e sconnessa. In assenza di melanina, il colore dei capelli appare bianco: è un effetto ottico dovuto alla rifrazione della luce riflessa. Negli esseri umani, a differenza di quanto avviene negli animali, il colore dei capelli è un carattere secondario di valenza esclusivamente estetica, quindi non svolge alcuna funzione biologica primaria.
Le etnie e la genetica.
Il colore dei capelli è un carattere ereditario secondario che, naturalmente, si perpetua per trasmissione di geni. Gli studiosi hanno sempre rivolto profondo interesse al colore dei capelli, poiché gli esiti delle ricerche offrono importanti informazioni sulla formazione del gene e sul processo di pigmentazione. Si può tracciare, a grandi linee, una statistica relativa alla distribuzione dei capelli nel mondo, classificati secondo il loro colore e secondo riferimenti etnici associati a grandi aree geografiche.
I capelli neri prevalgono decisamente, basti pensare a tutto il Continente Asiatico, all’Africa ed al Sud America.
I capelli neri sono pure frequenti nell’Est e nel Sud dell’Europa. Nel Centro e nel Nord Europa sono più diffusi i capelli biondi, così come nell’America Settentrionale.
Seppure in quantità limitata, i capelli biondi si trovano anche in Australia, nel Medio Oriente e nel Nord Africa.
Rutilismo, ovvero i capelli rossi.
Il colore rosso, nei capelli, è il più raro. Il primato spetta all’Irlanda e ad alcune zone della Scozia, dove gli individui coi capelli di questo colore superano il 10%. Negli USA e negli altri Paesi Europei la percentuale oscilla fra lo 0,2% ed il 3,6%. Il fenomeno dei capelli rossi, denominato rutilismo, non deroga comunque alla regola generale che vede variare, col passare degli anni , l’intensità cromatica dei capelli. Come quelli di altro colore, anche i capelli rossi divengono dapprima più scuri, seguendo lo sviluppo fisico dell’individuo nelle fasi puberali e dell’adolescenza, si fanno castani, poi biondo-rossastri, per stabilizzarsi nell’adulto in una tonalità castano chiara con riflessi color rame. Mediamente, su una superficie cranica di normali dimensioni, si trovano capelli rossi in minor quantità rispetto a quelli bruni e soprattutto ai capelli biondi, cui spetta il diritto di occupare il primo posto.
Eterocromia.
Quando nello stesso individuo crescono capelli di 2 colori diversi si parla di eterocromia.
La differenza di coloro può presentarsi con dinamica temporale o con presenza contestuale in aree localizzate. Nel primo caso la variazione cromatica interessa tutti i capelli ed avviene col passare del tempo. Non è raro il fenomeno di bambini i cui capelli, biondi fino a due anni d’età, divengano scuri intorno al quindicesimo anno.
Nel secondo caso l’eterocromia si manifesta con una o più chiazze, chiare o scure, che contrastano in modo evidente col colore di base dei capelli.
Un chiaro esempio del fenomeno è rappresentato dal pielbaldismo, dove, fra capelli generalmente scuri, fa spicco una emergente ciocca di capelli bianchi.
I capelli canuti.
Con l’avanzare dell’età si riduce la funzione della melanina ed i capelli incanutiscono, in altre parole perdono la pigmentazione e divengono dapprima grigi poi bianchi.
La percezione visiva del grigio è più evidente nei soggetti dotati di capelli neri, ma un incanutimento completo in genere si ha più precocemente negli individui con capelli biondi.
L’età di inizio della comparsa di capelli bianchi, fenomeno chiamato canizie, dipende principalmente da fattori genetici, ma possono incidere anche significativi fattori acquisiti.
Il processo è irreversibile, per cui la canizie è progressiva e permanente.
Quando l’incanutimento ha inizio prima dei vent’anni, si parla di canizie precoce.
Probabilmente dipende da una base genetica, quindi viene detta ereditaria.
Nella regione temporale comincia di solito nell’adolescenza, molto raramente prima dei dieci anni.
Albinismo.
L’assenza di pigmentazione, totale o parziale, nella pelle, nell’iride e negli annessi cutanei in tutti gli animali superiori origina il fenomeno detto albinismo.
All’origine di questa manifestazione, per quanto riguarda i capelli, si rileva una’assoluta mancanza di produzione enzimatica, mentre il sistema non è mai privo di melanina.
I capelli, negli albini di razza bianca, sono tipicamente giallo-bianchi; assumono colore decisamente bianco o giallo scuro negli albini di pelle nera.
Denutrizione e colore dei capelli.
Se la nutrizione proteica è insufficiente, i capelli possono cambiare colore, tanto che quelli neri diventano castani o rossastri e quelli castani si trasformano in biondi. Lo schiarimento del colore dal nero al castano, in casi di anemie dovute a carenze di ferro, può essere un effetto della cheratinizzazione piuttosto che dello squilibrio nel sistema riproduttivo di melanina.
Fattori accidentali e colore dei capelli.
A causa dell’esposizione a talune sostanze, i capelli a volte subiscono un cambiamento di colore.
Se esposti ad alta concentrazione di rame, i capelli, soprattutto nei biondi, possono assumere una colorazione verdastra.
Stesso effetto può derivare quando un’alta concentrazione di rame si trova accidentalmente nell’acqua domestica usata per il lavaggio o nell’acqua delle piscine.
Il catrame, contenuto nel fumo di sigaretta, può ingiallire i capelli degli accaniti fumatori dotati di capigliatura bianca o grigia.
E’ nella corteccia dei capelli, vale a dire lo strato intermedio, che si trovano pigmenti di melanina, presente in forma diffusa o granulare. Il colore e le diverse sfumature dei capelli dipendono proprio dalla melanina e variano in relazione alle caratteristiche e alla concentrazione di questa sostanza. Il colore dei capelli dipende anche da altri fattori apparentemente secondari, ma, come vedremo, in taluni casi possono assumere importanza primaria.
La melanina è contenuta nelle strutture di superficie della quasi totalità dei vertebrati, ovvero nelle scaglie, nella pelle, nelle piume ed appunto nei capelli.
La colorazione dovuta alla melanina è limitata a sfumature di nero, di rosso, di grigio di giallo e di marrone.
Gli studi più aggiornati attribuiscono la pigmentazione a due tipi di melanina: l’eumelanina e la feomelanina.
La più comune è la prima che genera sfumature dal bruno al nero. La seconda, invece, è responsabile del giallo (biondo) del marrone e di tutte le gradazioni di rosso. I pigmenti sono prodotti secondo un codice contenuto nel DNA, vale adire per via genetica (ereditarietà). L’eumelanina e la feomelanina provengono da un processo metabolico comune in cui agisce il dopachinone, la sostanza che incide maggiormente sul fenomeno di devianza dall’uno all’altro tipo di melanina. Il colore dei capelli varia con l’età. Quasi sempre col passare degli anni, aumenta la produzione di capelli più scuri a cui fa seguito la comparsa di capelli bianchi. Questi andranno poi gradualmente a sostituire i capelli scuri.
Il fenomeno evolutivo del colore è la dimostrazione che il metabolismo della melanina è variabile.
Tano variabile che, col progredire dell’età, si passa da un’intensificazione a un rallentamento e, non di rado, perfino ad una totale cessazione della formazione del pigmento.
Pigmentazione.
Nella parte esterna della corteccia dei capelli si verifica la maggior concentrazione di granuli di melanina. Nei capelli neri o castani, i granuli hanno struttura interna e superficie esterna piuttosto compatte; nei capelli più chiari, i granuli sono meno numerosi, più piccoli e mostrano sovente una superficie bucherellata, ruvida e sconnessa. In assenza di melanina, il colore dei capelli appare bianco: è un effetto ottico dovuto alla rifrazione della luce riflessa. Negli esseri umani, a differenza di quanto avviene negli animali, il colore dei capelli è un carattere secondario di valenza esclusivamente estetica, quindi non svolge alcuna funzione biologica primaria.
Le etnie e la genetica.
Il colore dei capelli è un carattere ereditario secondario che, naturalmente, si perpetua per trasmissione di geni. Gli studiosi hanno sempre rivolto profondo interesse al colore dei capelli, poiché gli esiti delle ricerche offrono importanti informazioni sulla formazione del gene e sul processo di pigmentazione. Si può tracciare, a grandi linee, una statistica relativa alla distribuzione dei capelli nel mondo, classificati secondo il loro colore e secondo riferimenti etnici associati a grandi aree geografiche.
I capelli neri prevalgono decisamente, basti pensare a tutto il Continente Asiatico, all’Africa ed al Sud America.
I capelli neri sono pure frequenti nell’Est e nel Sud dell’Europa. Nel Centro e nel Nord Europa sono più diffusi i capelli biondi, così come nell’America Settentrionale.
Seppure in quantità limitata, i capelli biondi si trovano anche in Australia, nel Medio Oriente e nel Nord Africa.
Rutilismo, ovvero i capelli rossi.
Il colore rosso, nei capelli, è il più raro. Il primato spetta all’Irlanda e ad alcune zone della Scozia, dove gli individui coi capelli di questo colore superano il 10%. Negli USA e negli altri Paesi Europei la percentuale oscilla fra lo 0,2% ed il 3,6%. Il fenomeno dei capelli rossi, denominato rutilismo, non deroga comunque alla regola generale che vede variare, col passare degli anni , l’intensità cromatica dei capelli. Come quelli di altro colore, anche i capelli rossi divengono dapprima più scuri, seguendo lo sviluppo fisico dell’individuo nelle fasi puberali e dell’adolescenza, si fanno castani, poi biondo-rossastri, per stabilizzarsi nell’adulto in una tonalità castano chiara con riflessi color rame. Mediamente, su una superficie cranica di normali dimensioni, si trovano capelli rossi in minor quantità rispetto a quelli bruni e soprattutto ai capelli biondi, cui spetta il diritto di occupare il primo posto.
Eterocromia.
Quando nello stesso individuo crescono capelli di 2 colori diversi si parla di eterocromia.
La differenza di coloro può presentarsi con dinamica temporale o con presenza contestuale in aree localizzate. Nel primo caso la variazione cromatica interessa tutti i capelli ed avviene col passare del tempo. Non è raro il fenomeno di bambini i cui capelli, biondi fino a due anni d’età, divengano scuri intorno al quindicesimo anno.
Nel secondo caso l’eterocromia si manifesta con una o più chiazze, chiare o scure, che contrastano in modo evidente col colore di base dei capelli.
Un chiaro esempio del fenomeno è rappresentato dal pielbaldismo, dove, fra capelli generalmente scuri, fa spicco una emergente ciocca di capelli bianchi.
I capelli canuti.
Con l’avanzare dell’età si riduce la funzione della melanina ed i capelli incanutiscono, in altre parole perdono la pigmentazione e divengono dapprima grigi poi bianchi.
La percezione visiva del grigio è più evidente nei soggetti dotati di capelli neri, ma un incanutimento completo in genere si ha più precocemente negli individui con capelli biondi.
L’età di inizio della comparsa di capelli bianchi, fenomeno chiamato canizie, dipende principalmente da fattori genetici, ma possono incidere anche significativi fattori acquisiti.
Il processo è irreversibile, per cui la canizie è progressiva e permanente.
Quando l’incanutimento ha inizio prima dei vent’anni, si parla di canizie precoce.
Probabilmente dipende da una base genetica, quindi viene detta ereditaria.
Nella regione temporale comincia di solito nell’adolescenza, molto raramente prima dei dieci anni.
Albinismo.
L’assenza di pigmentazione, totale o parziale, nella pelle, nell’iride e negli annessi cutanei in tutti gli animali superiori origina il fenomeno detto albinismo.
All’origine di questa manifestazione, per quanto riguarda i capelli, si rileva una’assoluta mancanza di produzione enzimatica, mentre il sistema non è mai privo di melanina.
I capelli, negli albini di razza bianca, sono tipicamente giallo-bianchi; assumono colore decisamente bianco o giallo scuro negli albini di pelle nera.
Denutrizione e colore dei capelli.
Se la nutrizione proteica è insufficiente, i capelli possono cambiare colore, tanto che quelli neri diventano castani o rossastri e quelli castani si trasformano in biondi. Lo schiarimento del colore dal nero al castano, in casi di anemie dovute a carenze di ferro, può essere un effetto della cheratinizzazione piuttosto che dello squilibrio nel sistema riproduttivo di melanina.
Fattori accidentali e colore dei capelli.
A causa dell’esposizione a talune sostanze, i capelli a volte subiscono un cambiamento di colore.
Se esposti ad alta concentrazione di rame, i capelli, soprattutto nei biondi, possono assumere una colorazione verdastra.
Stesso effetto può derivare quando un’alta concentrazione di rame si trova accidentalmente nell’acqua domestica usata per il lavaggio o nell’acqua delle piscine.
Il catrame, contenuto nel fumo di sigaretta, può ingiallire i capelli degli accaniti fumatori dotati di capigliatura bianca o grigia.
I peli superflui ? Non sono sempre stati così (superflui) !
I peli superflui “vittime” dell’evoluzione umana e del benessere !
Il problema della depilazione e/o dell’epilazione e un problema “giovane”, dell’età moderna.
Esso nasce dall’evoluzione enorme che ha fatto il genere umano per emanciparsi dal regno animale.
Infatti anche l’uomo preistorico, come ancor oggi gli animali, usava la “pelliccia” quale strumento per difendersi dal freddo.
Ecco l’invenzione delle abitazioni: dalle grotte, alle capanne fino alle case con riscaldamento ed aria condizionata; all’invenzione degli abiti, la necessità di una folta pelliccia è andata scemando fino a sparire completamente.
Purtroppo però i peli non sono spariti altrettanto velocemente, ma si sono semplicemente assottigliati e diradati come ci ha ben insegnato Darwin con la sua “Teoria dell’Evoluzione” relativamente agli organi che più servono alla sopravvivenza della specie, i quali si adattano alle mutevoli condizioni ambientali e climatologiche.
Poi negli ultimi anni l’estetica ed i canoni della bellezza che ci hanno proposto i beniamini del grande schermo e le modelle sempre meno villosi e sempre più glabri (anche nelle zone più intime !), ci hanno portato ad avvertire il bisogno di avere anche noi una pelle liscia e vellutata come i petali di una rosa…
Così, se fino a qualche tempo fa l’uomo virile doveva essere anche villoso, il pensiero corre al futuro, ed a chissà quali strani canoni estetici e strane (ad oggi) mode ci proporrà…
Il problema della depilazione e/o dell’epilazione e un problema “giovane”, dell’età moderna.
Esso nasce dall’evoluzione enorme che ha fatto il genere umano per emanciparsi dal regno animale.
Infatti anche l’uomo preistorico, come ancor oggi gli animali, usava la “pelliccia” quale strumento per difendersi dal freddo.
Ecco l’invenzione delle abitazioni: dalle grotte, alle capanne fino alle case con riscaldamento ed aria condizionata; all’invenzione degli abiti, la necessità di una folta pelliccia è andata scemando fino a sparire completamente.
Purtroppo però i peli non sono spariti altrettanto velocemente, ma si sono semplicemente assottigliati e diradati come ci ha ben insegnato Darwin con la sua “Teoria dell’Evoluzione” relativamente agli organi che più servono alla sopravvivenza della specie, i quali si adattano alle mutevoli condizioni ambientali e climatologiche.
Poi negli ultimi anni l’estetica ed i canoni della bellezza che ci hanno proposto i beniamini del grande schermo e le modelle sempre meno villosi e sempre più glabri (anche nelle zone più intime !), ci hanno portato ad avvertire il bisogno di avere anche noi una pelle liscia e vellutata come i petali di una rosa…
Così, se fino a qualche tempo fa l’uomo virile doveva essere anche villoso, il pensiero corre al futuro, ed a chissà quali strani canoni estetici e strane (ad oggi) mode ci proporrà…
Principali cause degli insuccessi e rischi delle diete proposte in internet.
: Non esistono le diete, ma la dieta: quella per il proprio metabolismo, il proprio stile di vita quotidiano ed i propri piccoli acciacchi !
L’avvento della bella stagione ci porta “in dono” la temuta prova costume, dalla quale vengono a galla gli eccessi alimentari dell’inverno scorso e le cattive abitudini alimentari quotidiane: i dolci e le fette (sì, al plurale !) di zampone delle feste natalizie, i panini trangugiati in pausa pranzo alla velocità della luce…
Ne consegue la “caccia al tesoro” che ha il nome di: “dieta MIRACOLOSA dell’ultimo minuto”.
Ai nostri giorni questa “caccia” trova fertile terreno in Internet, dove si trova tutto, quindi anche la dieta “giusta” !
Ecco il fiorire delle diete dai nomi più accattivanti ed esotici ed anche a volte strampalati:
“Dieta del pescatore”, “Dieta dell’Avocado (o altri frutti esotici)”, “Dieta dello Yogourt bianco”,
e si potrebbe procedere fino al riempimento di un volume da enciclopedia.
Purtroppo tutte le diete proposte su Internet, ma anche quelle pubblicizzate tramite altri canali e mass-media, sono affette dai seguenti difetti congeniti:
- non tengono conto delle diversità fisiologiche e biologiche dei destinatari: pensate che la stessa dieta possa funzionare per un uomo come per una donna ? Per un 35enne come per una 60enne ? Per un impiegato addetto a mansioni alquanto sedentarie come per un corriere consegnatario ? Avrete certamente risposto con un “no” grande come una casa;
- sono spessissimo mono-tematiche: questo è tra gli altri fattori quello più rischioso in quanto il corpo umano (del genere umano !) ha bisogno di tutto: dalle proteine ai glucidi, dai liquidi alle vitamine, nella giusta misura però;
- ed ovviamente non tengono conto di eventuali patologie, intolleranze ed allergie (questo per i frutti esotici…) dei destinatari.
Altro errore è quello di assoggettarsi alla dieta che per l’amico/a o il tal conoscente ha funzionato alla grande, peccato che anche in questo caso non si tenga conto dei fattori su elencati.
Così incuranti dei pericoli si parte “lancia in resta” per poter esibire un “fisico da spiaggia” a poche settimane dalle agognate ferie, diete che poi lasciano strascichi sia nel breve che nel lungo periodo della nostra vita perché ricordiamo che: “Tutti i nodi vengono al pettine” ! anche quelli auto-inferti con diete che spesso sono dei “supplizi” alimentari: quello no, questo solo a cena, niente vino e così via, procurando tra l’altro un livello di stress altissimo.
Poi, ammesso che si siano ottenuti risultati apprezzabili, una volta terminate le ferie si ritorna allo status quo e non solo si riprendono i chili persi ma anche gli interessi !
E queste montagne russe del peso corporeo non vanno né fanno bene.
Un solo suggerimento al termine di questa “ramanzina”: la dieta è una cura, non solo le punture o le pastiglie sono curative, anche la dieta (che altro non è che l’insieme delle regole della buona e corretta alimentazione), è una cura, e con cura la nostra mente associa il termine medico (va bene anche dottore !) ed allora andiamo dal medico, si chiama “dietologo”, tra l’altro un nome che non è “astruso” da ricordare.
In altre parole: per i bambini c’è il pediatra, per il cuore c’è il cardiologo, per le gestanti l’ostretica/o e per coloro che non sono propriamente “malati”, ma avvertono comunque un qualcosa di non corretto, ossia quei “chiletti” di troppo c’è il Dietologo, non l’amico/a, non Internet e nemmeno la Tv.
L’avvento della bella stagione ci porta “in dono” la temuta prova costume, dalla quale vengono a galla gli eccessi alimentari dell’inverno scorso e le cattive abitudini alimentari quotidiane: i dolci e le fette (sì, al plurale !) di zampone delle feste natalizie, i panini trangugiati in pausa pranzo alla velocità della luce…
Ne consegue la “caccia al tesoro” che ha il nome di: “dieta MIRACOLOSA dell’ultimo minuto”.
Ai nostri giorni questa “caccia” trova fertile terreno in Internet, dove si trova tutto, quindi anche la dieta “giusta” !
Ecco il fiorire delle diete dai nomi più accattivanti ed esotici ed anche a volte strampalati:
“Dieta del pescatore”, “Dieta dell’Avocado (o altri frutti esotici)”, “Dieta dello Yogourt bianco”,
e si potrebbe procedere fino al riempimento di un volume da enciclopedia.
Purtroppo tutte le diete proposte su Internet, ma anche quelle pubblicizzate tramite altri canali e mass-media, sono affette dai seguenti difetti congeniti:
- non tengono conto delle diversità fisiologiche e biologiche dei destinatari: pensate che la stessa dieta possa funzionare per un uomo come per una donna ? Per un 35enne come per una 60enne ? Per un impiegato addetto a mansioni alquanto sedentarie come per un corriere consegnatario ? Avrete certamente risposto con un “no” grande come una casa;
- sono spessissimo mono-tematiche: questo è tra gli altri fattori quello più rischioso in quanto il corpo umano (del genere umano !) ha bisogno di tutto: dalle proteine ai glucidi, dai liquidi alle vitamine, nella giusta misura però;
- ed ovviamente non tengono conto di eventuali patologie, intolleranze ed allergie (questo per i frutti esotici…) dei destinatari.
Altro errore è quello di assoggettarsi alla dieta che per l’amico/a o il tal conoscente ha funzionato alla grande, peccato che anche in questo caso non si tenga conto dei fattori su elencati.
Così incuranti dei pericoli si parte “lancia in resta” per poter esibire un “fisico da spiaggia” a poche settimane dalle agognate ferie, diete che poi lasciano strascichi sia nel breve che nel lungo periodo della nostra vita perché ricordiamo che: “Tutti i nodi vengono al pettine” ! anche quelli auto-inferti con diete che spesso sono dei “supplizi” alimentari: quello no, questo solo a cena, niente vino e così via, procurando tra l’altro un livello di stress altissimo.
Poi, ammesso che si siano ottenuti risultati apprezzabili, una volta terminate le ferie si ritorna allo status quo e non solo si riprendono i chili persi ma anche gli interessi !
E queste montagne russe del peso corporeo non vanno né fanno bene.
Un solo suggerimento al termine di questa “ramanzina”: la dieta è una cura, non solo le punture o le pastiglie sono curative, anche la dieta (che altro non è che l’insieme delle regole della buona e corretta alimentazione), è una cura, e con cura la nostra mente associa il termine medico (va bene anche dottore !) ed allora andiamo dal medico, si chiama “dietologo”, tra l’altro un nome che non è “astruso” da ricordare.
In altre parole: per i bambini c’è il pediatra, per il cuore c’è il cardiologo, per le gestanti l’ostretica/o e per coloro che non sono propriamente “malati”, ma avvertono comunque un qualcosa di non corretto, ossia quei “chiletti” di troppo c’è il Dietologo, non l’amico/a, non Internet e nemmeno la Tv.
Il “Collagene” sulla e nella bocca di molti/e.
E’ proprio vero la stupidità vuol pagata cara, invece di comprare costosissime creme a base di collagene ed elastina, il collagene per trattamenti antiaging lo si può più economicamente ed efficacemente mangiare !!!!
Il collagene è sulla bocca di tutti, o quasi. Ma è anche nella bocca di molti e molte, specialmente se appartenenti al mondo dello spettacolo.
Infatti è un filler (dall’inglese to fill = riempire, è quindi un ‘riempitivo’) che trova grandissima applicazione nei trattamenti antiaging della pelle, l’anti invecchiamento cutaneo per chi ha a cuore il Dante ed il Manzoni…
Pensate che circa un quarto di tutte le proteine del corpo umano è collagene.
Lo troviamo nei denti, nei tendini ed ovviamente nella pelle.
Per “fabbricare” il collagene il corpo umano ha bisogno della vitamina C.
Essa interviene infatti nella sintesi dell’idrossiprolina dall’aminoacido prolina.
Tale mancanza nel corpo umano provoca l’insorgere dello scorbuto, con la conseguenza della perdita dei denti e la desquamazione e la perdita dell’elasticità della pelle.
Il modo più semplice per procurarsi la vitamina C e consumare frutta e verdura, in modo particolare gli agrumi.
Per tornare alla pelle, i 2 (non 2000 !) consigli che vi suggerisco e che spero seguiate sono:
- mantenere l’acidità della pelle (circa PH 4.2 e 5.6)
- favorirne il turn over, ovvero la rigenerazione, il ricambio.
Se poi vi interessa anche il portafogli, invece che spendere e spandere per cosmetici vari a base di collagene ed elastina, che tra l’altro sono di scarsa efficacia perché non nutrono il derma in profondità, e non ha importanza l’altisonanza del nome della casa farmaceutica produttrice, beh, non dovete far altro che seguire quanto detto per la vitamina C: ossia mangiatelo !!!!
Infatti il collagene dei cosmetici è di origine animale (prettamente bovina) o ittica.
Quindi sotto col pollo od una bistecca, o una bella orata, ne guadagnerete in bellezza ed in economia !
Il collagene è sulla bocca di tutti, o quasi. Ma è anche nella bocca di molti e molte, specialmente se appartenenti al mondo dello spettacolo.
Infatti è un filler (dall’inglese to fill = riempire, è quindi un ‘riempitivo’) che trova grandissima applicazione nei trattamenti antiaging della pelle, l’anti invecchiamento cutaneo per chi ha a cuore il Dante ed il Manzoni…
Pensate che circa un quarto di tutte le proteine del corpo umano è collagene.
Lo troviamo nei denti, nei tendini ed ovviamente nella pelle.
Per “fabbricare” il collagene il corpo umano ha bisogno della vitamina C.
Essa interviene infatti nella sintesi dell’idrossiprolina dall’aminoacido prolina.
Tale mancanza nel corpo umano provoca l’insorgere dello scorbuto, con la conseguenza della perdita dei denti e la desquamazione e la perdita dell’elasticità della pelle.
Il modo più semplice per procurarsi la vitamina C e consumare frutta e verdura, in modo particolare gli agrumi.
Per tornare alla pelle, i 2 (non 2000 !) consigli che vi suggerisco e che spero seguiate sono:
- mantenere l’acidità della pelle (circa PH 4.2 e 5.6)
- favorirne il turn over, ovvero la rigenerazione, il ricambio.
Se poi vi interessa anche il portafogli, invece che spendere e spandere per cosmetici vari a base di collagene ed elastina, che tra l’altro sono di scarsa efficacia perché non nutrono il derma in profondità, e non ha importanza l’altisonanza del nome della casa farmaceutica produttrice, beh, non dovete far altro che seguire quanto detto per la vitamina C: ossia mangiatelo !!!!
Infatti il collagene dei cosmetici è di origine animale (prettamente bovina) o ittica.
Quindi sotto col pollo od una bistecca, o una bella orata, ne guadagnerete in bellezza ed in economia !
MedikalBeauty Club: l’ “All in one” della bellezza e del benessere.
Tutto in un unico posto per farsi massaggiare e coccolare senza dover subire il traffico caotico delle città.
E’ certamente piacevole essere coccolati e massaggiati senza dover compiere più spostamenti nella stessa giornata, ossia moltiplicare il problema di trovare il parcheggio, moltiplicare i rischi di piccoli incidenti stradali o verbali di solerti vigili urbani, tenendo conto anche delle altre mansioni che la quotidianità ci impone e relativi spostamenti.
Ecco che allora tutti noi cerchiamo quei centri ove con un solo “passaggio” possiamo espletare più mansioni, da qui il grande successo dei centri commerciali polifunzionali, ove ai classici detersivi e biscotti troviamo: la farmacia, lo studio medico, l’agenzia assicurativa e lo sportello bancario o comunque il terminale bancomat.
Perché allora non applicare questa filosofia anti-stress anche a noi stessi, per rilassarci per farci massaggiare e coccolare, o addirittura trovare quei trattamenti che ci permettono di mascherare fin anche eliminare i segni del tempo che inesorabile scorre, rinverdire o mantenere l’abbronzatura ? (vista la stagione)
Se la risposta è stata: “Magari ! Ma dove ?” la risposta noi ce l’abbiamo:
- su internet c’è il nostro portale www.mbcweb.it che con un unico indirizzo (…internet !) vi guida nelle singole e specifiche sezioni del benessere, della medicina estetica ed anche della chirurgia estetica, tutto in un unico sito, per gli esterofili “all in one” appunto;
- e nei centri elencati sul portale vale la stessa filosofia, far trovare al visitatore tutto ciò di cui ha bisogno e di cui potrà beneficiare in futuro, sempre allo stesso indirizzo, senza necessità di navigatori Gps e/o di “impazzire” per “mettere in fila” gli orari con i luoghi degli appuntamenti e non dover quindi attraversare la propria città da nord a sud e da est ad ovest più volte nella stessa mattinata (o nella stessa serata) con il traffico sempre più caotico e frenetico !
E’ certamente piacevole essere coccolati e massaggiati senza dover compiere più spostamenti nella stessa giornata, ossia moltiplicare il problema di trovare il parcheggio, moltiplicare i rischi di piccoli incidenti stradali o verbali di solerti vigili urbani, tenendo conto anche delle altre mansioni che la quotidianità ci impone e relativi spostamenti.
Ecco che allora tutti noi cerchiamo quei centri ove con un solo “passaggio” possiamo espletare più mansioni, da qui il grande successo dei centri commerciali polifunzionali, ove ai classici detersivi e biscotti troviamo: la farmacia, lo studio medico, l’agenzia assicurativa e lo sportello bancario o comunque il terminale bancomat.
Perché allora non applicare questa filosofia anti-stress anche a noi stessi, per rilassarci per farci massaggiare e coccolare, o addirittura trovare quei trattamenti che ci permettono di mascherare fin anche eliminare i segni del tempo che inesorabile scorre, rinverdire o mantenere l’abbronzatura ? (vista la stagione)
Se la risposta è stata: “Magari ! Ma dove ?” la risposta noi ce l’abbiamo:
- su internet c’è il nostro portale www.mbcweb.it che con un unico indirizzo (…internet !) vi guida nelle singole e specifiche sezioni del benessere, della medicina estetica ed anche della chirurgia estetica, tutto in un unico sito, per gli esterofili “all in one” appunto;
- e nei centri elencati sul portale vale la stessa filosofia, far trovare al visitatore tutto ciò di cui ha bisogno e di cui potrà beneficiare in futuro, sempre allo stesso indirizzo, senza necessità di navigatori Gps e/o di “impazzire” per “mettere in fila” gli orari con i luoghi degli appuntamenti e non dover quindi attraversare la propria città da nord a sud e da est ad ovest più volte nella stessa mattinata (o nella stessa serata) con il traffico sempre più caotico e frenetico !
Non solo per le star hollywoodiane !
Per loro il tempo non passa, sono sempre belli/belle come quando noi avevamo vent’anni ed adesso ne abbiamo quaranta ! Solo una vita piena di agi e poco stress ? Ovviamente no, ricorrono ai trattamenti anti aging.
Sarà capitato parecchie volte, soprattutto in estate, di rivedere un vecchio film, i cosiddetti must, evergreen, i classici del cinema e vedere le star di casa nostra e quelle hollywoodiane come nel recente film ora nelle sale.
Che c’è di strano ? che tra l’una e l’altra opera sono trascorsi anni, anche decine di anni e loro sono uguali, mentre a noi qualche rughetta, qualche zampa di gallina e qualche ciocca di capelli in meno ce l’abbiamo !
Ovviamente non è solo questione di make-up, o effetti speciali digitali dell’ultima generazione e nemmeno è dovuto a qualche “Elisir di lunga vita”, né tanto meno alla vita piena di agi e con poco stress, anzi !!! Sappiamo bene oggi quanti vizi, eccessi sessuali ed alimentari si concedano le Star !!!
Allora ?
La risposta sta nell’enorme progresso che la medicina estetica ha compiuto in questi anni, ormai l’acido ialuronico ed il collagene sono popolari come il caffè e lo zucchero, sono talmente presenti nei discorsi quotidiani che ormai siamo portati a pensare che esistano da sempre !
Ma non è così, il benessere diffuso ha portato i trattamenti anti aging, antietà per i puristi dell’Italiano, ad essere accessibili ad una percentuale maggiore della popolazione.
Aumento dei trattamenti dovuto anche al fatto che non sono più solo la donna o la ragazza, le icone per antonomasia della seduzione e della bellezza a farvi ricorso, ma anche e soprattutto gli uomini ricorrono sempre più spesso a trattamenti per cancellare le rughe d’espressione, avere una pelle liscia ed abbronzata come quella di un ventenne anche a 55 anni, pettorali tonici come Rambo, addominali col “guscio di tartaruga” alla Schwarzenegger.
Ovviamente questo lo si deve anche ad un sensibile calo dei prezzi di tali prestazioni, riduzione dovuto ai nuovi sistemi produttivi e distributivi dei prodotti , ai costi dei macchinari e delle attrezzature più abbordabile anche per i centri estetici di dimensioni medio piccole ed alla “standardizzazione” delle metodologie mediche.
Infine si ricorda a tutti che in questo articolo si è fatto riferimento a prodotti e a trattamenti medici che si devono quindi effettuare sempre alla presenza di personale qualificato in Medicina, altrimenti un sogno si può trasformare in un incubo…
Sarà capitato parecchie volte, soprattutto in estate, di rivedere un vecchio film, i cosiddetti must, evergreen, i classici del cinema e vedere le star di casa nostra e quelle hollywoodiane come nel recente film ora nelle sale.
Che c’è di strano ? che tra l’una e l’altra opera sono trascorsi anni, anche decine di anni e loro sono uguali, mentre a noi qualche rughetta, qualche zampa di gallina e qualche ciocca di capelli in meno ce l’abbiamo !
Ovviamente non è solo questione di make-up, o effetti speciali digitali dell’ultima generazione e nemmeno è dovuto a qualche “Elisir di lunga vita”, né tanto meno alla vita piena di agi e con poco stress, anzi !!! Sappiamo bene oggi quanti vizi, eccessi sessuali ed alimentari si concedano le Star !!!
Allora ?
La risposta sta nell’enorme progresso che la medicina estetica ha compiuto in questi anni, ormai l’acido ialuronico ed il collagene sono popolari come il caffè e lo zucchero, sono talmente presenti nei discorsi quotidiani che ormai siamo portati a pensare che esistano da sempre !
Ma non è così, il benessere diffuso ha portato i trattamenti anti aging, antietà per i puristi dell’Italiano, ad essere accessibili ad una percentuale maggiore della popolazione.
Aumento dei trattamenti dovuto anche al fatto che non sono più solo la donna o la ragazza, le icone per antonomasia della seduzione e della bellezza a farvi ricorso, ma anche e soprattutto gli uomini ricorrono sempre più spesso a trattamenti per cancellare le rughe d’espressione, avere una pelle liscia ed abbronzata come quella di un ventenne anche a 55 anni, pettorali tonici come Rambo, addominali col “guscio di tartaruga” alla Schwarzenegger.
Ovviamente questo lo si deve anche ad un sensibile calo dei prezzi di tali prestazioni, riduzione dovuto ai nuovi sistemi produttivi e distributivi dei prodotti , ai costi dei macchinari e delle attrezzature più abbordabile anche per i centri estetici di dimensioni medio piccole ed alla “standardizzazione” delle metodologie mediche.
Infine si ricorda a tutti che in questo articolo si è fatto riferimento a prodotti e a trattamenti medici che si devono quindi effettuare sempre alla presenza di personale qualificato in Medicina, altrimenti un sogno si può trasformare in un incubo…
MedikalBeauty. La Pelle: organo estremamente complesso ed affascinante.
E’ sicuramente l’organo più multifunzione, esteso, complesso, affascinante e contemporaneamente il più sottovalutato e sottostimato.
Testo:
La pelle è un organo, meraviglioso, complesso, delicato e…sottovalutato.
Spero che alla fine di questo scritto sarà un pochino più apprezzata !
La pelle di un uomo medio ha una superficie di circa 2 metri quadrati.
Nei mammiferi è ricoperta da bulbi piliferi, il cui compito è l’isolamento termico, negli animali da pelliccia il concetto appare più evidente !
Il colore, negli uomini, dipende da molti fattori (spessore, irrorazione sanguigna, ma soprattutto dalla melanina; ove più presente la pelle è più scura.
Altra caratteristica è che la pelle non è uniforme e liscia, ma ha un disegno variegato e complesso a seconda delle zone del corpo: impronte digitali sui polpastrelli, solchi più o meno profondi su palmi e piante dei piedi.
Poi in funzione dell’età e della perdita di elasticità possono essere presenti rughe più o meno marcate.
Ed in funzione di traumi le cicatrici.
La pelle ha poi diverse funzioni:
- Contenimento: non ci si pensa ma tutti noi siamo contenuti nella nostra pelle !
- Protezione: la pelle è il “muro di cinta del castello” essere umano contro i patogeni, e con l’abbronzatura dai raggi UV;
- Sede del tatto;
- Regolazione termica: coi peli e la sudorazione;
- Sintesi chimica sostanze: vitamina D.
Mica male ! E non finisci qua…
La pelle non è una “sfoglia” come ce la immaginiamo, un unico strato, ma è composta da vari livelli:
- il derma, lo strato più profondo ove sono i vasi e gli annessi cutanei,
- l’ipoderma, costituito da tessuto connettivo e adiposo.
La pelle per mantenere tutte queste importanti funzioni ha bisogno di cure, come per tutto il resto, organico o no.
La pulizia innanzi tutto, con prodotti che mantengano l’acidità naturale della pelle: Ph tra 4,2 e 5,6, quindi è scorretto lavarsi con prodotti a ph neutro o con sostante che non rispettino e mantengano tale acidità, questo compromette notevolmente la capacità difensiva della pelle !
Importante è l’esfoliazione continua dello strato più superficiale (epidermide) per la sollecitazione della rigenerazione cellulare, i famosi scrub, peeling…
La pelle è inoltre soggetta a malattie più o meno serie, una di queste molto appariscente ma non contagiosa né pericolosa è la vitiligine, ossia la mancanza di pigmentazione a macchia di leopardo o a difetti quali: nei, lentiggini ed efelidi, che classificati come difetti od imperfezioni sono speso elementi dal forte richiamo erotico.
Basti pensare (nello specifico alla bellezza del viso) ai vezzosi nei artificiali delle dame del 1800 o a quello naturale di Cindy Crawford, o a chi le proprie lentiggini le ha addirittura assicurate (assieme al sorriso) in quanto forte elemento di caratterizzazione e sex-appeal: Vanessa Incontrada.
La scienza che studia e si occupa della pelle è la Dermatologia.
Testo:
La pelle è un organo, meraviglioso, complesso, delicato e…sottovalutato.
Spero che alla fine di questo scritto sarà un pochino più apprezzata !
La pelle di un uomo medio ha una superficie di circa 2 metri quadrati.
Nei mammiferi è ricoperta da bulbi piliferi, il cui compito è l’isolamento termico, negli animali da pelliccia il concetto appare più evidente !
Il colore, negli uomini, dipende da molti fattori (spessore, irrorazione sanguigna, ma soprattutto dalla melanina; ove più presente la pelle è più scura.
Altra caratteristica è che la pelle non è uniforme e liscia, ma ha un disegno variegato e complesso a seconda delle zone del corpo: impronte digitali sui polpastrelli, solchi più o meno profondi su palmi e piante dei piedi.
Poi in funzione dell’età e della perdita di elasticità possono essere presenti rughe più o meno marcate.
Ed in funzione di traumi le cicatrici.
La pelle ha poi diverse funzioni:
- Contenimento: non ci si pensa ma tutti noi siamo contenuti nella nostra pelle !
- Protezione: la pelle è il “muro di cinta del castello” essere umano contro i patogeni, e con l’abbronzatura dai raggi UV;
- Sede del tatto;
- Regolazione termica: coi peli e la sudorazione;
- Sintesi chimica sostanze: vitamina D.
Mica male ! E non finisci qua…
La pelle non è una “sfoglia” come ce la immaginiamo, un unico strato, ma è composta da vari livelli:
- il derma, lo strato più profondo ove sono i vasi e gli annessi cutanei,
- l’ipoderma, costituito da tessuto connettivo e adiposo.
La pelle per mantenere tutte queste importanti funzioni ha bisogno di cure, come per tutto il resto, organico o no.
La pulizia innanzi tutto, con prodotti che mantengano l’acidità naturale della pelle: Ph tra 4,2 e 5,6, quindi è scorretto lavarsi con prodotti a ph neutro o con sostante che non rispettino e mantengano tale acidità, questo compromette notevolmente la capacità difensiva della pelle !
Importante è l’esfoliazione continua dello strato più superficiale (epidermide) per la sollecitazione della rigenerazione cellulare, i famosi scrub, peeling…
La pelle è inoltre soggetta a malattie più o meno serie, una di queste molto appariscente ma non contagiosa né pericolosa è la vitiligine, ossia la mancanza di pigmentazione a macchia di leopardo o a difetti quali: nei, lentiggini ed efelidi, che classificati come difetti od imperfezioni sono speso elementi dal forte richiamo erotico.
Basti pensare (nello specifico alla bellezza del viso) ai vezzosi nei artificiali delle dame del 1800 o a quello naturale di Cindy Crawford, o a chi le proprie lentiggini le ha addirittura assicurate (assieme al sorriso) in quanto forte elemento di caratterizzazione e sex-appeal: Vanessa Incontrada.
La scienza che studia e si occupa della pelle è la Dermatologia.
Medikalbeauty. Trucchi per non recuperare il peso perduto e rafforzare gli effetti della dieta.
Pochi, semplici e per questo efficaci, i veri e buoni consigli per dimagrire.
In un articolo precedente che parlava degli annessi e connessi alla dieta per dimagrire, si concludeva con uno dei trucchi semplici, e per questo efficaci, per aiutarsi nella difficile via del dimagrimento e la promessa di elencarne altri.
Visto che ogni promessa è un debito eccovi gli altri trucchi.
Premessa, se sono semplici e vi verrà da dire “Già lo sapevo !” allora perché non li applicate !
Se sono semplici vuol dire che funzionano, perché come già detto le complicazioni sono causa di stress che fa rima con voglia di abbuffarsi !
La digestione inizia dalla bocca, ergo masticate bene ed adagio, otterrete minor carico di lavoro per lo stomaco, una migliore digestione, e gusterete il cibo gratificandovi !
Non distraetevi: mai mangiare leggendo qualcosa d’interessantissimo, davanti alla TV o similari, perché arriverete a fine pasto senza accorgervene, avrete perso la gratificazione di cui sopra e di conseguenza pur sazi cercherete altro cibo perché avrete la sensazione di non aver mangiato !
Nascondere alla vista ma soprattutto all’olfatto i cibi, che specialmente fuori dagli orari dei pasti diventano una tentazione…
Bere molta acqua, soprattutto prima di iniziare a mangiare, e durante l’alimentazione, perché anche l’acqua è un riempitivo.
Andare a fare la spesa con la lista !!! Altrimenti si cade nelle tentazioni: “ma sì, cosa vuoi che sia un pacchetto di mentine…”, poi lo “Zampone è Light” (!?!?!?!?), e ci si ritrova con un carrello pieno di alimenti non consoni al dimagrimento, che poi si devono consumare, perché “…con tanti bambini che muoiono di fame…” buttarli è un peccato !
Se si può e se ci si riesce prepararsene da mangiare, primo perché si cucinerà ciò che è adatto allo scopo, poi perché la fatica di prepararsi il pasto aiuterà la degustazione della consumazione evitando il mangiare inghiottendo invece che masticando e deglutendo…
ATTENZIONE: per fare ciò essere sicuri di resistere all’assaggio degli ingredienti durante la preparazione !!! …
Considerare di alimentarvi con cibi voluminosi e poco calorici, le verdure e la frutta vanno benissimo.
Le verdure conditele pure ! L’importante è che l’insalata non galleggi nei condimenti…
Le gallette di riso soffiato sono meglio di una fetta di pane per uno snack con la marmellata, questo significa: gratificazione dalla marmellata senza sensi di colpa, perché le gallette di riso sono sufficientemente “light” !
Inoltre ricordate che: non è sempre vero che siete ingrassati in poco tempo, ma sicuramente è vero che siete ingrassati con gusto.
In altre parole se la strada del sovrappeso è stata tutta discesa fate sì che la strada del dimagrimento sia anch’essa in discesa.
Invece di un’ora di palestra o piscina molto meglio un’ora di ginnastica in camera col partner (purtroppo bisogna avere un partner, altrimenti …cercatelo ! in bicicletta o con passeggiate nei parchi cittadini o con gite fuori porta !!!)
Ricordate quanto sforzo e che diete tengono i culturisti per acquisire massa corporea, quindi anche voi non potrete dimagrire di decine e decine di chili in pochi giorni !
Utile tenere nota dei propri comportamenti giornalieri, perché la psiche non è la matematica, ossia è molto opinabile.
Quante volte siete stati sicuri al 1000% che era proprio così e poi alla prova dei fatti non c’è stato riscontro ?
E credetemi, non c’è alterazione del ricordo più forte che quando ci si deve correggere da comportamenti sbagliati: i minuti passati dopo il pasto sembrano ore, anche perché si è pranzato alle 12:30 (ed erano invece le 13:00), quindi via con lo snack, mentre se si annota l’orario…
Per quel che concerne poi le bevande, molto importante queste poche cose da tenere scolpite in mente:l’acqua è il miglior dissetante, ciò non vuol dire che ci si debba privare di un bicchier di vino, l’importante è che sia un bicchiere e non una bottiglia o di più, e che sia un gran buon vino ben abbinato al pasto che si sta consumando !
Le bevande gassate e zuccherate si possono sostituire con succhi di frutta, se fatti in casa meglio, così si evitano l’aggiunta di zuccheri e/o aromi, e/o conservanti…
I super alcolici da evitarsi, primo perché ipercalorici, secondo perché veramente dannosi, specialmente se si deve guidare nell’immediato !!! Meglio un buon bicchiere di buon vino !
In un articolo precedente che parlava degli annessi e connessi alla dieta per dimagrire, si concludeva con uno dei trucchi semplici, e per questo efficaci, per aiutarsi nella difficile via del dimagrimento e la promessa di elencarne altri.
Visto che ogni promessa è un debito eccovi gli altri trucchi.
Premessa, se sono semplici e vi verrà da dire “Già lo sapevo !” allora perché non li applicate !
Se sono semplici vuol dire che funzionano, perché come già detto le complicazioni sono causa di stress che fa rima con voglia di abbuffarsi !
La digestione inizia dalla bocca, ergo masticate bene ed adagio, otterrete minor carico di lavoro per lo stomaco, una migliore digestione, e gusterete il cibo gratificandovi !
Non distraetevi: mai mangiare leggendo qualcosa d’interessantissimo, davanti alla TV o similari, perché arriverete a fine pasto senza accorgervene, avrete perso la gratificazione di cui sopra e di conseguenza pur sazi cercherete altro cibo perché avrete la sensazione di non aver mangiato !
Nascondere alla vista ma soprattutto all’olfatto i cibi, che specialmente fuori dagli orari dei pasti diventano una tentazione…
Bere molta acqua, soprattutto prima di iniziare a mangiare, e durante l’alimentazione, perché anche l’acqua è un riempitivo.
Andare a fare la spesa con la lista !!! Altrimenti si cade nelle tentazioni: “ma sì, cosa vuoi che sia un pacchetto di mentine…”, poi lo “Zampone è Light” (!?!?!?!?), e ci si ritrova con un carrello pieno di alimenti non consoni al dimagrimento, che poi si devono consumare, perché “…con tanti bambini che muoiono di fame…” buttarli è un peccato !
Se si può e se ci si riesce prepararsene da mangiare, primo perché si cucinerà ciò che è adatto allo scopo, poi perché la fatica di prepararsi il pasto aiuterà la degustazione della consumazione evitando il mangiare inghiottendo invece che masticando e deglutendo…
ATTENZIONE: per fare ciò essere sicuri di resistere all’assaggio degli ingredienti durante la preparazione !!! …
Considerare di alimentarvi con cibi voluminosi e poco calorici, le verdure e la frutta vanno benissimo.
Le verdure conditele pure ! L’importante è che l’insalata non galleggi nei condimenti…
Le gallette di riso soffiato sono meglio di una fetta di pane per uno snack con la marmellata, questo significa: gratificazione dalla marmellata senza sensi di colpa, perché le gallette di riso sono sufficientemente “light” !
Inoltre ricordate che: non è sempre vero che siete ingrassati in poco tempo, ma sicuramente è vero che siete ingrassati con gusto.
In altre parole se la strada del sovrappeso è stata tutta discesa fate sì che la strada del dimagrimento sia anch’essa in discesa.
Invece di un’ora di palestra o piscina molto meglio un’ora di ginnastica in camera col partner (purtroppo bisogna avere un partner, altrimenti …cercatelo ! in bicicletta o con passeggiate nei parchi cittadini o con gite fuori porta !!!)
Ricordate quanto sforzo e che diete tengono i culturisti per acquisire massa corporea, quindi anche voi non potrete dimagrire di decine e decine di chili in pochi giorni !
Utile tenere nota dei propri comportamenti giornalieri, perché la psiche non è la matematica, ossia è molto opinabile.
Quante volte siete stati sicuri al 1000% che era proprio così e poi alla prova dei fatti non c’è stato riscontro ?
E credetemi, non c’è alterazione del ricordo più forte che quando ci si deve correggere da comportamenti sbagliati: i minuti passati dopo il pasto sembrano ore, anche perché si è pranzato alle 12:30 (ed erano invece le 13:00), quindi via con lo snack, mentre se si annota l’orario…
Per quel che concerne poi le bevande, molto importante queste poche cose da tenere scolpite in mente:l’acqua è il miglior dissetante, ciò non vuol dire che ci si debba privare di un bicchier di vino, l’importante è che sia un bicchiere e non una bottiglia o di più, e che sia un gran buon vino ben abbinato al pasto che si sta consumando !
Le bevande gassate e zuccherate si possono sostituire con succhi di frutta, se fatti in casa meglio, così si evitano l’aggiunta di zuccheri e/o aromi, e/o conservanti…
I super alcolici da evitarsi, primo perché ipercalorici, secondo perché veramente dannosi, specialmente se si deve guidare nell’immediato !!! Meglio un buon bicchiere di buon vino !
MedikalBeauty. L’assillo del “devo dimagrire”.
Un assillo che genera un circolo vizioso spezzato dalla neuromodulazione gastrica.
“Dimagrire ! Devo assolutamente dimagrire!” questo è l’assillo nonché il leitmotiv di chi è affetto da sovrappeso o da obesità.
E la bilancia è il nemico pubblico numero 1 !
La tavola ed i cibi sono il “veleno” che impediscono questo agognato dimagrire !
Purtroppo non è così, non sempre per lo meno.
Infatti lo stress dovuto all’ assillo: “Devo dimagrire” è un aggravio al sistema nervoso centrale che spesso trova sfogo proprio nel mangiare !
Siamo quindi in presenza di un circolo vizioso.
Per uscirne, la neuromodulazione gastrica, interviene proprio sul meccanismo nervoso che stimola la fame, ed ancora sul sistema nervoso là dove non fa emettere, o impedisce al cervello di ricevere il segnale di: “sazietà”, così da far divenire fisicamente impossibile il dimagrire da parte del soggetto affetto da obesità o sovrappeso.
In altre parole la neuromodulazione “spezza” il circolo vizioso, permettendo al paziente di ripristinare un elemento innato, elemento che si era quindi semplicemente “inceppato” per varie cause, così da trovare la naturale e sottolineiamo innata valvola regolatrice alla smodata iperfagia.
In tal modo, con questo “segnale” ripristinato, non ci si deve più sottoporre a diete ipocaloriche, o ancor peggio assumere farmaci pericolosissimi per gli effetti collaterali, rendendo il dimagrire una cosa fisiologica.
Un comportamento alimentare corretto accompagnato da uno stile di vita appropriato sono inoltre fattori essenziali per il raggiungimento del corretto rapporto tra altezza e peso corporeo, il cosiddetto BMI.
“Dimagrire ! Devo assolutamente dimagrire!” questo è l’assillo nonché il leitmotiv di chi è affetto da sovrappeso o da obesità.
E la bilancia è il nemico pubblico numero 1 !
La tavola ed i cibi sono il “veleno” che impediscono questo agognato dimagrire !
Purtroppo non è così, non sempre per lo meno.
Infatti lo stress dovuto all’ assillo: “Devo dimagrire” è un aggravio al sistema nervoso centrale che spesso trova sfogo proprio nel mangiare !
Siamo quindi in presenza di un circolo vizioso.
Per uscirne, la neuromodulazione gastrica, interviene proprio sul meccanismo nervoso che stimola la fame, ed ancora sul sistema nervoso là dove non fa emettere, o impedisce al cervello di ricevere il segnale di: “sazietà”, così da far divenire fisicamente impossibile il dimagrire da parte del soggetto affetto da obesità o sovrappeso.
In altre parole la neuromodulazione “spezza” il circolo vizioso, permettendo al paziente di ripristinare un elemento innato, elemento che si era quindi semplicemente “inceppato” per varie cause, così da trovare la naturale e sottolineiamo innata valvola regolatrice alla smodata iperfagia.
In tal modo, con questo “segnale” ripristinato, non ci si deve più sottoporre a diete ipocaloriche, o ancor peggio assumere farmaci pericolosissimi per gli effetti collaterali, rendendo il dimagrire una cosa fisiologica.
Un comportamento alimentare corretto accompagnato da uno stile di vita appropriato sono inoltre fattori essenziali per il raggiungimento del corretto rapporto tra altezza e peso corporeo, il cosiddetto BMI.
Medikalbeauty. La neuromodulazione aiuta anche chi deve “semplicemente” dimagrire.
La neuromodulazione interviene in tutti i gradi di sovrappeso, anche se è nata specificamente per chi ha un BMI maggiore o uguale a 25,00.
Stiamo ricevendo molte telefonate e mail, che chiedono se la nuova biotecnologia che stiamo proponendo può aiutare anche chi deve “semplicemente” dimagrire un po’.
La risposta è ovviamente sì, la neuromodulazione, con le sue sfumature di intervento nasce e si perfeziona per combattere il problema “Peso corporeo”.
Se poi questo è sovrappeso semplice o grave, è obesità o è super obesità, non fa differenza, si modula la terapia in funzione del paziente.
Come scritto in precedenti articoli, prima della fase attiva, c’è sempre uno screening attento e personale, teso ad individuare sia le problematiche meramente fisiologiche, che l’attento studio dell’aspetto e del sostegno psicologico.
Non siamo fatti di sola materia, ci sono anche i rapporti interpersonali, che spesso sono stati ridotti ai soli parenti stretti, causa la vergogna al mostrarsi, rapporti sociali che voglio ricostruiti, o che bisogna insegnare ad intraprendere nuovamente, affinchè si possa dire che il paziente è tornato ad una vita normale.
Sul nostro sito è pubblicata una pagina, in cui viene riportata la tabella di classificazione del problema, e tra i vari gradi vi è presente anche il “sovrappeso”, così come sono menzionati la “magrezza” e la “magrezza grave”.
Probabilmente il nostro entusiasmo ci ha fatto molto insistere sulla fascia “alta” della graduatoria, perché la più ostica finora al dare risposte concrete al come dimagrire in modo definitivo senza uso di farmaci, ma ora rimediamo ribadendo che tale profilassi è idonea a chiunque sia alle prese con un sovrappeso corporeo a prescindere se per un semplice chilo o per oltre 100 !.
Stiamo ricevendo molte telefonate e mail, che chiedono se la nuova biotecnologia che stiamo proponendo può aiutare anche chi deve “semplicemente” dimagrire un po’.
La risposta è ovviamente sì, la neuromodulazione, con le sue sfumature di intervento nasce e si perfeziona per combattere il problema “Peso corporeo”.
Se poi questo è sovrappeso semplice o grave, è obesità o è super obesità, non fa differenza, si modula la terapia in funzione del paziente.
Come scritto in precedenti articoli, prima della fase attiva, c’è sempre uno screening attento e personale, teso ad individuare sia le problematiche meramente fisiologiche, che l’attento studio dell’aspetto e del sostegno psicologico.
Non siamo fatti di sola materia, ci sono anche i rapporti interpersonali, che spesso sono stati ridotti ai soli parenti stretti, causa la vergogna al mostrarsi, rapporti sociali che voglio ricostruiti, o che bisogna insegnare ad intraprendere nuovamente, affinchè si possa dire che il paziente è tornato ad una vita normale.
Sul nostro sito è pubblicata una pagina, in cui viene riportata la tabella di classificazione del problema, e tra i vari gradi vi è presente anche il “sovrappeso”, così come sono menzionati la “magrezza” e la “magrezza grave”.
Probabilmente il nostro entusiasmo ci ha fatto molto insistere sulla fascia “alta” della graduatoria, perché la più ostica finora al dare risposte concrete al come dimagrire in modo definitivo senza uso di farmaci, ma ora rimediamo ribadendo che tale profilassi è idonea a chiunque sia alle prese con un sovrappeso corporeo a prescindere se per un semplice chilo o per oltre 100 !.
Medikalbeauty. Corretto modo per asciugare i capelli
Ce ne prendiamo cura in modo quasi maniacale, ponendo molta attenzione a tutto, tranne alla fase della loro asciugatura, con effetti devastanti.
La cura dei capelli non è una cosa da effettuarsi a cuor leggero.
Infatti poniamo molta cura al taglio, che sia pratico ed alla moda, ai prodotti per il loro lavaggio: che li renda lisci e setosi, che combattano la forfora, l’eccesso di sebo, le doppie punte etc.
Li poniamo al sicuro dai raggi del sole in estate, li idratiamo, li sciacquiamo dall’acqua salmastra dopo una nuota al mare.
Poniamo molta attenzione ai gel o ai fissanti adoperati per la loro pettinatura.
Ovviamente il gentil sesso in maggior misura, ma li coloriamo anche diversamente da quanto la genetica ci ha dato in eredità !
Tutto questo guardando anche alla qualità di tali prodotti, al cosa contengono quelle accattivanti confezioni multicolore, se sono testati sugli animali o meno, se in confezioni spray che non danneggino l’ozono…
Poi, più di quanto non si possa pensare, si manda tutto all’aria con uno scorretto uso di asciuga pelli e/o piastre per lisciarli o apparecchi che aumentino il volume dei ricci !
Infatti pochi/e considerano il danno che si arreca alla cura dei capelli con questi elettrodomestici se non correttamente usati !
Basti pensare che un asciugacapelli troppo caldo rischia di arrecare i seguenti danni al capello ed al cuoio capelluto:
- o fa bollire le goccioline ancora presenti nelle squame dello stelo con un effetto “cottura al vapore” che non credo sia salutare alle chiome;
- oppure li secca, nel senso che li disidrata, con buona pace dei prodotti idratanti appena usati !
Stesso discorso dicasi per la cute, il cuoio capelluto, lo si secca con un asciugacapelli troppo caldo o tenuto troppo vicino alla testa col risultato che poi la cute secca da disidratazione si screpola, perché ha perso la sua elasticità e provoca la forfora, e poi si affibbiano giudizi alquanto duri nei confronti degli shampoo anti-forfora…
Vale lo stesso discorso per gli arriccia capelli o le piastre per lisciarli: bisogna porre la massima attenzione alle condizione d’uso di tali elettrodomestici riportate nella o sulla confezione, e magari farsi dare buoni consigli dal proprio parrucchiere/a.
Quindi ricordiamoci che non basta saperli lavare i nostri amati capelli, ma anche saperli asciugare, non disidratare, seccare o bollire !
La cura dei capelli non è una cosa da effettuarsi a cuor leggero.
Infatti poniamo molta cura al taglio, che sia pratico ed alla moda, ai prodotti per il loro lavaggio: che li renda lisci e setosi, che combattano la forfora, l’eccesso di sebo, le doppie punte etc.
Li poniamo al sicuro dai raggi del sole in estate, li idratiamo, li sciacquiamo dall’acqua salmastra dopo una nuota al mare.
Poniamo molta attenzione ai gel o ai fissanti adoperati per la loro pettinatura.
Ovviamente il gentil sesso in maggior misura, ma li coloriamo anche diversamente da quanto la genetica ci ha dato in eredità !
Tutto questo guardando anche alla qualità di tali prodotti, al cosa contengono quelle accattivanti confezioni multicolore, se sono testati sugli animali o meno, se in confezioni spray che non danneggino l’ozono…
Poi, più di quanto non si possa pensare, si manda tutto all’aria con uno scorretto uso di asciuga pelli e/o piastre per lisciarli o apparecchi che aumentino il volume dei ricci !
Infatti pochi/e considerano il danno che si arreca alla cura dei capelli con questi elettrodomestici se non correttamente usati !
Basti pensare che un asciugacapelli troppo caldo rischia di arrecare i seguenti danni al capello ed al cuoio capelluto:
- o fa bollire le goccioline ancora presenti nelle squame dello stelo con un effetto “cottura al vapore” che non credo sia salutare alle chiome;
- oppure li secca, nel senso che li disidrata, con buona pace dei prodotti idratanti appena usati !
Stesso discorso dicasi per la cute, il cuoio capelluto, lo si secca con un asciugacapelli troppo caldo o tenuto troppo vicino alla testa col risultato che poi la cute secca da disidratazione si screpola, perché ha perso la sua elasticità e provoca la forfora, e poi si affibbiano giudizi alquanto duri nei confronti degli shampoo anti-forfora…
Vale lo stesso discorso per gli arriccia capelli o le piastre per lisciarli: bisogna porre la massima attenzione alle condizione d’uso di tali elettrodomestici riportate nella o sulla confezione, e magari farsi dare buoni consigli dal proprio parrucchiere/a.
Quindi ricordiamoci che non basta saperli lavare i nostri amati capelli, ma anche saperli asciugare, non disidratare, seccare o bollire !
MedikalBeauty. e contrastare la caduta dei capelli ? Le contraddizioni su Internet.
Una premessa in questo caso è dovuta: non siamo contro nessuno, ma abbiamo solo osservato cosa avviene su internet, dalle grandi multinazionali con i loro centri studi di immagine e pubblicità alle piccole realtà locali ricavandone un quadro che definire interlocutorio è riduttivo.
Un’osservazione prima di cominciare: forse i “guru” del marketing, nella fattispecie del web-marketing, o forse gli esperti di marketing che si cimentano con il web…non tengono presente la grande “arma” che è la forza del Web: si può verificare e ricercare tutto in pochi click…
Prendiamo come esempio gli annunci a pagamento, prendendo come riferimento il motore di ricerca più usato e quindi più efficace che non nominiamo per pubblicità, visto che ne gode a sufficienza senza necessitare della nostra.
Digitando parole chiave (per i tecnici), termini di ricerca (per tutti), quali:
- cura caduta capelli
- trattamenti per fermare la caduta capelli
- calvizie
- centro tricologico
e si potrebbe andare avanti ancora un po’, in alto evidenziati con uno sfondo di colore diverso, e a lato della pagina con l’avvertenza che i link riportati sono “sponsorizzati” troviamo tutto ed il suo contrario, andiamo ad approfondire.
Chi pubblicizza prodotti:
abbiamo quelli ad uso esterno e quelli ad uso interno, detti integratori;
e chi pubblicizza terapie:
infoltimento, trapianto di capelli e simili.
Nel primo caso si parla di lozioni dai vari componenti, di brevetti e quant’altro, che sono efficaci perché testati su 60 uomini e 39 donne !
Ora ci si chiede sono questi numeri significativi ? Quante migliaia di uomini e donne soffrono per l’inestetismo della caduta dei capelli ? quindi la percentuale del campione è uno 0,0 e spiccioli di centesimo…Lasciamo ai lettori il farsi una opinione propria.
Passando a quelli interni…idem: come si può certificare che il tal integratore è efficace erga omnes (cioè verso tutti ) quando si sa benissimo che ci sono diversità anche fra fratelli e sorelle gemelli identici ! La risposta che ci siamo dati noi è che siano rimedi alquanto “leggeri” e per giunta, essendo integratori, devono aggiungere (integrare appunto) un qualcosa ad una cura più efficace e specifica, quindi siamo in presenza di un controsenso…
La cosa buffa poi è che in alcuni casi, dato che i termini di ricerca sono poi quelli, (non è che nel nostro caso si paghi il motore di ricerca per termini quali: “auto usate garantite” se si parla di calvizie…) un risultato da noi trovato è il seguente:
alla posizione 3 troviamo un annuncio del tipo:
” Vuoi arrestare la caduta dei capelli ? Prova con l’integratore X Y risultati già dalla prima settimana ! “ ed alla successiva, la 4^,un annuncio:
“ Vuoi fermare la perdita capelli ? Basta con gli integratori , affidati alle nostre cure !”
Con un risultato alquanto disorientante per il povero internauta…!
E non finisce qua, perché se per ovvi motivi si clicca e si va a vedere la pagina o il sito d’ approfondimento, spesso (nel nostro breve excursus visto l’enormità del mondo virtuale Internet) un qualcosa come il 70% dei casi ! i termini da sapientoni, o pieni di ‘x’ ed ‘y’, altro non erano che cortina fumogena.
Non chiedo di credere, stimolo a provare: aprite un’altra finestra del vostro browser, se volete cambiare anche il motore di ricerca fate pure e con un “copia ed incolla” di quei termini, precedentemente selezionati, andate a vedere quali risposte vi vengono proposte nei risultati, a noi: una miriade di cose alquanto normali e per nulla miracolose né definitive e con richiami ai loro studi sui loro campioni rappresentativi di uomini e donne.
In altre parole per la nostra esperienza maturata in anni di concreti interventi, affiancati da centri ricerca ed Università, per gli amanti dei neologismi anglofoni il nostro Know-How, vi suggeriamo:
- affidarsi prima ad una visita specialistica: un tricologo che opera in centro tricologico o dermatologico, spesso i due rami non sono distinti nettamente, ma è normale,
- poi seguire la terapia frutto degli esami ad hoc, che potranno comprendere anche integratori o lozioni, ma vedrete che nella maggioranza dei casi non verranno nemmeno menzionate dal professionista a cui vi rivolgerete.
Copiando e citando: “meditate Gente, meditate” e non fidatevi della pubblicità generalista, ognuno di noi ha una cute ed un cuoio capelluto ed un patrimonio genetico diverso !...
Un’osservazione prima di cominciare: forse i “guru” del marketing, nella fattispecie del web-marketing, o forse gli esperti di marketing che si cimentano con il web…non tengono presente la grande “arma” che è la forza del Web: si può verificare e ricercare tutto in pochi click…
Prendiamo come esempio gli annunci a pagamento, prendendo come riferimento il motore di ricerca più usato e quindi più efficace che non nominiamo per pubblicità, visto che ne gode a sufficienza senza necessitare della nostra.
Digitando parole chiave (per i tecnici), termini di ricerca (per tutti), quali:
- cura caduta capelli
- trattamenti per fermare la caduta capelli
- calvizie
- centro tricologico
e si potrebbe andare avanti ancora un po’, in alto evidenziati con uno sfondo di colore diverso, e a lato della pagina con l’avvertenza che i link riportati sono “sponsorizzati” troviamo tutto ed il suo contrario, andiamo ad approfondire.
Chi pubblicizza prodotti:
abbiamo quelli ad uso esterno e quelli ad uso interno, detti integratori;
e chi pubblicizza terapie:
infoltimento, trapianto di capelli e simili.
Nel primo caso si parla di lozioni dai vari componenti, di brevetti e quant’altro, che sono efficaci perché testati su 60 uomini e 39 donne !
Ora ci si chiede sono questi numeri significativi ? Quante migliaia di uomini e donne soffrono per l’inestetismo della caduta dei capelli ? quindi la percentuale del campione è uno 0,0 e spiccioli di centesimo…Lasciamo ai lettori il farsi una opinione propria.
Passando a quelli interni…idem: come si può certificare che il tal integratore è efficace erga omnes (cioè verso tutti ) quando si sa benissimo che ci sono diversità anche fra fratelli e sorelle gemelli identici ! La risposta che ci siamo dati noi è che siano rimedi alquanto “leggeri” e per giunta, essendo integratori, devono aggiungere (integrare appunto) un qualcosa ad una cura più efficace e specifica, quindi siamo in presenza di un controsenso…
La cosa buffa poi è che in alcuni casi, dato che i termini di ricerca sono poi quelli, (non è che nel nostro caso si paghi il motore di ricerca per termini quali: “auto usate garantite” se si parla di calvizie…) un risultato da noi trovato è il seguente:
alla posizione 3 troviamo un annuncio del tipo:
” Vuoi arrestare la caduta dei capelli ? Prova con l’integratore X Y risultati già dalla prima settimana ! “ ed alla successiva, la 4^,un annuncio:
“ Vuoi fermare la perdita capelli ? Basta con gli integratori , affidati alle nostre cure !”
Con un risultato alquanto disorientante per il povero internauta…!
E non finisce qua, perché se per ovvi motivi si clicca e si va a vedere la pagina o il sito d’ approfondimento, spesso (nel nostro breve excursus visto l’enormità del mondo virtuale Internet) un qualcosa come il 70% dei casi ! i termini da sapientoni, o pieni di ‘x’ ed ‘y’, altro non erano che cortina fumogena.
Non chiedo di credere, stimolo a provare: aprite un’altra finestra del vostro browser, se volete cambiare anche il motore di ricerca fate pure e con un “copia ed incolla” di quei termini, precedentemente selezionati, andate a vedere quali risposte vi vengono proposte nei risultati, a noi: una miriade di cose alquanto normali e per nulla miracolose né definitive e con richiami ai loro studi sui loro campioni rappresentativi di uomini e donne.
In altre parole per la nostra esperienza maturata in anni di concreti interventi, affiancati da centri ricerca ed Università, per gli amanti dei neologismi anglofoni il nostro Know-How, vi suggeriamo:
- affidarsi prima ad una visita specialistica: un tricologo che opera in centro tricologico o dermatologico, spesso i due rami non sono distinti nettamente, ma è normale,
- poi seguire la terapia frutto degli esami ad hoc, che potranno comprendere anche integratori o lozioni, ma vedrete che nella maggioranza dei casi non verranno nemmeno menzionate dal professionista a cui vi rivolgerete.
Copiando e citando: “meditate Gente, meditate” e non fidatevi della pubblicità generalista, ognuno di noi ha una cute ed un cuoio capelluto ed un patrimonio genetico diverso !...
Medikalbeauty. Chirurgia estetica per mani e piedi.
Sono le uniche parti del corpo che posso tradire la vera età biologica di chi ricorre alla chirurgia estetica.
Che si possano ringiovanire, rassodare e rendere più belle quasi tutte le parti del corpo umano è risaputo.
Infatti se si possono cancellare le varie tipologie di rughe dal volto, se si possono avere seni da ventenni con il doppio dell’età, glutei “brasileros”, gambe affusolate depilate e toniche è pur sempre vero che ci sono alcune parti del corpo che “tradiscono”.
Infatti le mani ed i piedi sono spesso fonti svelatrici della reale età di chi si è sottoposto ad interventi più o meno marcati e ripetuti di chirurgia estetica.
Le prime ovviamente più dei secondi, per il semplice fatto che a mani nude ci si trova più spesso che non a piedi scalzi.
Anche se in estate tra spiagge e piscine…
Allora la domanda:” Può la chirurgia plastica estetica intervenire per ringiovanire ed abbellire anche le nostre estremità articolari ? “ la risposta è: “Sì”.
Oggi grazie alle tecniche di microchirurgia si possono avere mani e piedi da “sfoggiare” senza timore di far trapelare l’età biologica…
Per le mani si interviene su due fronti: la pigmentazione del dorso delle mani che ad una certa età si presenta a chiazze, e la stimolazione alla produzione di collagene in affiancamento al lipofilling, quale “riempitivo” teso a nascondere ossa, tendini e vene, delle classiche mani ossute, secche, tutte pelle ed ossa, scheletriche in una parola.
Così operando la pelle riavrà un colorito uniforme, acquisterà freschezza e tonicità, nascondendo i segni del tempo.
Per i piedi il discorso è più delicato.
Innanzi tutto perché i piedi sono soggetti ad una percezione del dolore molto più alta, poi perché non bisogna alterare la corretta postura deambulatoria, pena ripercussioni su tutto il rachide con dolori articolari che possono estendersi fino al capo con cefalee invalidanti.
Anche in questo caso si interviene sia con la chirurgia estetica che con la medicina estetica infatti: con la dermoabrasione (medicina estetica) si “limano” callosità ed ispessimenti cutanei, ridando al piede una pelle giovane, elastica e senza screpolature.
Poi sempre col lipofilling (chirurgia estetica), come per le mani, si possono plasmare piedi più sinuosi ed eleganti, così da non buttare sandali aperti con tacchi a spillo e non rinunciare alla seduzione che anche i piedi possono dare.
Infine si possono correggere difetti quale l’alluce valgo, doloroso oltre che antiestetico, con interventi mini invasivi, con degenza post operatoria di pochi giorni e terapia anti dolore efficace e limitata al necessario (normalmente le prime 24/36 ore, poi dipende anche dalle specifiche biologiche del paziente).
Così si potrà prendere a calci la vecchia e dirle addio con una bella stretta di mano…
Che si possano ringiovanire, rassodare e rendere più belle quasi tutte le parti del corpo umano è risaputo.
Infatti se si possono cancellare le varie tipologie di rughe dal volto, se si possono avere seni da ventenni con il doppio dell’età, glutei “brasileros”, gambe affusolate depilate e toniche è pur sempre vero che ci sono alcune parti del corpo che “tradiscono”.
Infatti le mani ed i piedi sono spesso fonti svelatrici della reale età di chi si è sottoposto ad interventi più o meno marcati e ripetuti di chirurgia estetica.
Le prime ovviamente più dei secondi, per il semplice fatto che a mani nude ci si trova più spesso che non a piedi scalzi.
Anche se in estate tra spiagge e piscine…
Allora la domanda:” Può la chirurgia plastica estetica intervenire per ringiovanire ed abbellire anche le nostre estremità articolari ? “ la risposta è: “Sì”.
Oggi grazie alle tecniche di microchirurgia si possono avere mani e piedi da “sfoggiare” senza timore di far trapelare l’età biologica…
Per le mani si interviene su due fronti: la pigmentazione del dorso delle mani che ad una certa età si presenta a chiazze, e la stimolazione alla produzione di collagene in affiancamento al lipofilling, quale “riempitivo” teso a nascondere ossa, tendini e vene, delle classiche mani ossute, secche, tutte pelle ed ossa, scheletriche in una parola.
Così operando la pelle riavrà un colorito uniforme, acquisterà freschezza e tonicità, nascondendo i segni del tempo.
Per i piedi il discorso è più delicato.
Innanzi tutto perché i piedi sono soggetti ad una percezione del dolore molto più alta, poi perché non bisogna alterare la corretta postura deambulatoria, pena ripercussioni su tutto il rachide con dolori articolari che possono estendersi fino al capo con cefalee invalidanti.
Anche in questo caso si interviene sia con la chirurgia estetica che con la medicina estetica infatti: con la dermoabrasione (medicina estetica) si “limano” callosità ed ispessimenti cutanei, ridando al piede una pelle giovane, elastica e senza screpolature.
Poi sempre col lipofilling (chirurgia estetica), come per le mani, si possono plasmare piedi più sinuosi ed eleganti, così da non buttare sandali aperti con tacchi a spillo e non rinunciare alla seduzione che anche i piedi possono dare.
Infine si possono correggere difetti quale l’alluce valgo, doloroso oltre che antiestetico, con interventi mini invasivi, con degenza post operatoria di pochi giorni e terapia anti dolore efficace e limitata al necessario (normalmente le prime 24/36 ore, poi dipende anche dalle specifiche biologiche del paziente).
Così si potrà prendere a calci la vecchia e dirle addio con una bella stretta di mano…
MedikalBeauty- Dermomedical. Mastoplastica, protesi e tutto quanto c’è da sapere…
Storia, forme, tipi d’intervento e controindicazioni delle protesi per mastoplastica additiva.
La mastoplastica, specialmente quella additiva, è un argomento sempre di moda e capace di catalizzare l’attenzione di tutti, maschi e femmine.
Ma molte cose non sono assolutamente conosciute, e per questo, cercheremo qui di chiarirle, senza entrare in sala operatoria…
Per iniziare un po’ di storia: tutti siamo portati a pensare che la mastoplastica sia un “qualcosa” di recente, invece no, perché già 1895 ci fu infatti il primo intervento di mastoplastica additiva, certificato, effettuato in Germania dove il grasso proveniente da un intervento di asportazione d’un tumore benigno fu reimpiantato nel seno appunto.
Poi il notevole incremento di interesse da parte delle donne per tale intervento estetico portò ad intervenire con vari tipi di “riempitivi”, tra i più disparati, quali: lana, vetro (!!!!) e gomma, per poi arrivare intorno agli anni 1950/60 alla cera, all’olio di silicone, alla resina o al nylon.
I risultati erano ovviamente disastrosi, per via di rigetti, infiammazioni, edemi, granulomi e dolori intensi che tali sostanze provocavano.
La svolta avvenne nel 1963 quando Cronin e Gerow introdussero le protesi composte da un involucro di silicone riempito con gel di silicone.
Ovviamente come in tutti i campi le prime protesi non erano paragonabili a quelle attuali, ma erano anni luce avanti a quanto precedentemente proposto !
Un'altra pietra miliare fu l’introduzione delle protesi a soluzione salina, meno controindicazioni per la contrattura capsulare ma, purtroppo, la diminuzione di volume con e a causa della perdita del liquido, le fece presto quasi sparire.
Erano inoltre poco confortevoli e sgradevoli al tatto.
Si arriva così agli anni 1970-80-90 dove fanno la loro entrata in scena nuovi materiali quali: l’idrogel o l’olio di soia ed altri dai nomi astrusi.
Purtroppo anche per essi la sicurezza era un po’ scarsa e vennero così progressivamente ritirati dal mercato.
Si ritorna così alle protesi a base di silicone, ovviamente evolutesi grazie ai progressi tecnologici e scientifici…
Anche loro però ebbero un periodo di crisi quando furono “accusate” di essere cancerogene, per poi venire “assolte” da ulteriori studi clinici che hanno “certificato” la mancanza di nesso tra protesi al silicone e tumori alla ghiandola mammaria.
Ora concentriamoci sulle protesi, il cui utilizzo a scopi estetici è preponderante, ma non va dimenticato anche l’utilizzo terapeutico, per quelle donne che affette da tumore al seno non diagnosticato in tempo, sono costrette per salvare la vita a subire una mastectomia.
Questo comporta un trauma esistenziale oltre che estetico non indifferente, che la ricostruzione della mammella ha in gran parte ridimensionato, aumentando la qualità della vita delle pazienti.
Le protesi per il seno sono ad oggi così classificate:
- Con soluzione salina: involucro in silicone e riempite con una soluzione sterile salina appunto;
- Con gel di silicone: composte da involucro in silicone e riempite di gel di silicone, possono avere diverse “sfumature” di morbidezza;
- Protesi a laccio: immagino che nessuno le abbia mai sentite nominare, infatti sono veramente poco comuni. Per esse si usa il polipropilene. La loro peculiarità è che permettono al seno di continuare la sua crescita;
- Protesi a base di tessuto o staminali: sono ancora in fase evolutiva, ma sono sicuramente la prossima “pietra miliare” non appena raggiungeranno la “maturità”.
Infatti esse sono costituite dal tessuto della stessa paziente che opportunamente trattato viene reimpiantato nella mammella, senza rischi rotture, senza la necessità di future sostituzioni e senza alcun tipo di rigetto e senza cali o deformazioni dovuto allo scorrere del tempo.
Le forme sono essenzialmente 2: rotonde o anatomiche.
Quelle rotonde sono autoadattanti e richiedono quindi un’esperienze da parte del chirurgo che le deve posizionare per evitare poi deformazioni.
Le anatomiche sono già orientate in quanto hanno oltre ad un avanti e un dietro, anche un sopra e un sotto, col vantaggio di dare al seno una forma più naturale e “stabile” ma ovviamente richiedono la massima attenzione da parte dei chirurghi estetici.
In funzione del loro posizionamento le protesi si distinguono in:
- sotto pettorale in quanto vanno sotto al muscolo pettorale;
- sotto ghiandolare, che come dice il nome, vengono posizionate sotto la mammella, tra la stessa e la cute.
A seconda della modalità di inserimento gli interventi sono classificati come:
- Periareolare: si incide il seno tra l’areola e la cute e si usa tale via per l’inserimento ed il posizionamento della protesi, questo tipo d’intervento ha il suo pregio nell’efficacia di mascherare la cicatrice;
- Sottomammellare: si utilizza tutta la sezione della mammella ove essa si ricongiunge col torace, è utilizzata per protesi piuttosto voluminose, ovviamente lascia una cicatrice piuttosto evidente, nascosta dalla massa del seno stesso, ma visibile comunque in posizione supina;
- Ascellare: si accede attraverso l’ascella, utilizzata principalmente per protesi di tipo salino col vantaggio di una cicatrice piccola e posta in un’area poco visibile;
- Ombelicale: si accede ovviamente attraverso l’ombelico, che è di per sè una cicatrice, quindi non ha controindicazioni dovute al taglio, ma è scarsamente applicabile per via della dimensione massima della protesi che si può far passare e per il fatto che per le pazienti troppo magre il rischio di danneggiare nervi, tendini o la cute stessa è elevato. Tale controindicazione è valida anche per la tipologia “ascellare” sopra descritta.
Oltre che per gli interventi di mera tipologia estetica, ricostruttiva: a seguito di malattie o traumi, la chirurgia ricostruttiva del seno viene impiegata anche per il cambio di sesso, ovviamente.
Come sopra accennato tra le “controindicazioni” vi è la temporaneità dell’intervento, da intendersi che la mastoplastica non è per sempre, anche se si parla comunque di parecchi anni (dai 5 ai 10) prima di doversi rioperare per sostituire le prime protesi, sformate, o a rischio di perdita dei liquidi di riempimento, con delle nuove, e magari più moderne e durature, approfittando dei progressi di tecnica e scienza.
La mastoplastica, specialmente quella additiva, è un argomento sempre di moda e capace di catalizzare l’attenzione di tutti, maschi e femmine.
Ma molte cose non sono assolutamente conosciute, e per questo, cercheremo qui di chiarirle, senza entrare in sala operatoria…
Per iniziare un po’ di storia: tutti siamo portati a pensare che la mastoplastica sia un “qualcosa” di recente, invece no, perché già 1895 ci fu infatti il primo intervento di mastoplastica additiva, certificato, effettuato in Germania dove il grasso proveniente da un intervento di asportazione d’un tumore benigno fu reimpiantato nel seno appunto.
Poi il notevole incremento di interesse da parte delle donne per tale intervento estetico portò ad intervenire con vari tipi di “riempitivi”, tra i più disparati, quali: lana, vetro (!!!!) e gomma, per poi arrivare intorno agli anni 1950/60 alla cera, all’olio di silicone, alla resina o al nylon.
I risultati erano ovviamente disastrosi, per via di rigetti, infiammazioni, edemi, granulomi e dolori intensi che tali sostanze provocavano.
La svolta avvenne nel 1963 quando Cronin e Gerow introdussero le protesi composte da un involucro di silicone riempito con gel di silicone.
Ovviamente come in tutti i campi le prime protesi non erano paragonabili a quelle attuali, ma erano anni luce avanti a quanto precedentemente proposto !
Un'altra pietra miliare fu l’introduzione delle protesi a soluzione salina, meno controindicazioni per la contrattura capsulare ma, purtroppo, la diminuzione di volume con e a causa della perdita del liquido, le fece presto quasi sparire.
Erano inoltre poco confortevoli e sgradevoli al tatto.
Si arriva così agli anni 1970-80-90 dove fanno la loro entrata in scena nuovi materiali quali: l’idrogel o l’olio di soia ed altri dai nomi astrusi.
Purtroppo anche per essi la sicurezza era un po’ scarsa e vennero così progressivamente ritirati dal mercato.
Si ritorna così alle protesi a base di silicone, ovviamente evolutesi grazie ai progressi tecnologici e scientifici…
Anche loro però ebbero un periodo di crisi quando furono “accusate” di essere cancerogene, per poi venire “assolte” da ulteriori studi clinici che hanno “certificato” la mancanza di nesso tra protesi al silicone e tumori alla ghiandola mammaria.
Ora concentriamoci sulle protesi, il cui utilizzo a scopi estetici è preponderante, ma non va dimenticato anche l’utilizzo terapeutico, per quelle donne che affette da tumore al seno non diagnosticato in tempo, sono costrette per salvare la vita a subire una mastectomia.
Questo comporta un trauma esistenziale oltre che estetico non indifferente, che la ricostruzione della mammella ha in gran parte ridimensionato, aumentando la qualità della vita delle pazienti.
Le protesi per il seno sono ad oggi così classificate:
- Con soluzione salina: involucro in silicone e riempite con una soluzione sterile salina appunto;
- Con gel di silicone: composte da involucro in silicone e riempite di gel di silicone, possono avere diverse “sfumature” di morbidezza;
- Protesi a laccio: immagino che nessuno le abbia mai sentite nominare, infatti sono veramente poco comuni. Per esse si usa il polipropilene. La loro peculiarità è che permettono al seno di continuare la sua crescita;
- Protesi a base di tessuto o staminali: sono ancora in fase evolutiva, ma sono sicuramente la prossima “pietra miliare” non appena raggiungeranno la “maturità”.
Infatti esse sono costituite dal tessuto della stessa paziente che opportunamente trattato viene reimpiantato nella mammella, senza rischi rotture, senza la necessità di future sostituzioni e senza alcun tipo di rigetto e senza cali o deformazioni dovuto allo scorrere del tempo.
Le forme sono essenzialmente 2: rotonde o anatomiche.
Quelle rotonde sono autoadattanti e richiedono quindi un’esperienze da parte del chirurgo che le deve posizionare per evitare poi deformazioni.
Le anatomiche sono già orientate in quanto hanno oltre ad un avanti e un dietro, anche un sopra e un sotto, col vantaggio di dare al seno una forma più naturale e “stabile” ma ovviamente richiedono la massima attenzione da parte dei chirurghi estetici.
In funzione del loro posizionamento le protesi si distinguono in:
- sotto pettorale in quanto vanno sotto al muscolo pettorale;
- sotto ghiandolare, che come dice il nome, vengono posizionate sotto la mammella, tra la stessa e la cute.
A seconda della modalità di inserimento gli interventi sono classificati come:
- Periareolare: si incide il seno tra l’areola e la cute e si usa tale via per l’inserimento ed il posizionamento della protesi, questo tipo d’intervento ha il suo pregio nell’efficacia di mascherare la cicatrice;
- Sottomammellare: si utilizza tutta la sezione della mammella ove essa si ricongiunge col torace, è utilizzata per protesi piuttosto voluminose, ovviamente lascia una cicatrice piuttosto evidente, nascosta dalla massa del seno stesso, ma visibile comunque in posizione supina;
- Ascellare: si accede attraverso l’ascella, utilizzata principalmente per protesi di tipo salino col vantaggio di una cicatrice piccola e posta in un’area poco visibile;
- Ombelicale: si accede ovviamente attraverso l’ombelico, che è di per sè una cicatrice, quindi non ha controindicazioni dovute al taglio, ma è scarsamente applicabile per via della dimensione massima della protesi che si può far passare e per il fatto che per le pazienti troppo magre il rischio di danneggiare nervi, tendini o la cute stessa è elevato. Tale controindicazione è valida anche per la tipologia “ascellare” sopra descritta.
Oltre che per gli interventi di mera tipologia estetica, ricostruttiva: a seguito di malattie o traumi, la chirurgia ricostruttiva del seno viene impiegata anche per il cambio di sesso, ovviamente.
Come sopra accennato tra le “controindicazioni” vi è la temporaneità dell’intervento, da intendersi che la mastoplastica non è per sempre, anche se si parla comunque di parecchi anni (dai 5 ai 10) prima di doversi rioperare per sostituire le prime protesi, sformate, o a rischio di perdita dei liquidi di riempimento, con delle nuove, e magari più moderne e durature, approfittando dei progressi di tecnica e scienza.
Medikalbeauty-Dermomedical. Sono bello, dunque esisto.
La ricerca del successo e l’edonismo esasperati rendono il comparto economico della chirurgia plastica estetica un florido settore anche in tempi di crisi economica.
Prefazione: per meglio capire l’argomento mi sembra opportuno precisare che:
- la chirurgia estetica plastica è quella che interviene per risolvere problemi e difetti presenti in un individuo dalla nascita;
- la chirurgia plastica cosmetica è quella più “edonistica” quella il cui principale scopo è ridare bellezza e giovinezza a chi ha un’età non più verde;
- la chirurgia estetica ricostruttiva, come dice il nome, è quella che tende/tenta di riportare l’aspetto di un individuo a com’era prima di un evento traumatico (incidente, deformazione / menomazione da malattia…).
Approfondiremo qui la seconda delle tre summenzionate tipologie. Sì perché oggi sembra non essere più il “penso dunque sono” ma l’ “appaio dunque sono” il leitmotiv dell’uomo del terzo millennio (maschio e femmina indistintamente !)
Infatti sembrerà assurdo, ma in periodo di crisi economica gli interventi di chirurgia plastica cosmetica (più preciso di chirurgia estetica) sono in aumento, tant’è che si è disposti a sacrifici economici, anche considerevoli, pur di riportare indietro di qualche anno le lancette del tempo sul nostro viso, o di avere un fisico più sensuale.
A dimostrazione ulteriore di come la cosa si stia trasformando da “fenomeno di nicchia” (attori, soubrettes, personaggi pubblici in generale…) a “fenomeno di massa” ecco l’arrivo della richiesta da parte degli utenti, ma anche la proposta da parte dei chirurghi, del pagamento rateale.
Preoccupante poi l’età di approccio a tali metodiche, sempre più ragazzine adolescenti chiedono per la maggiore età non la macchina ma un seno più prosperoso, sicuramente influenzate da bagnine maggiorate, da rock star dal seno e dai glutei prosperosi e scultorei.
Ovviamente la causa scatenante è che siamo bombardati da messaggi in cui se non sei bello (fino alla perfezione) non puoi sfondare, avere successo, ed i soggetti più “deboli”, ossia i e le teenager, non ancora formati nella loro personalità, e molto propensi alle “scorciatoie”, ricorrono al bisturi, in mancanza dei requisiti.
Se poi, non solo chi manca proprio di tali requisiti, ma anche chi è ancora un / una sex symbol, o una Miss, proprio a sottolineare la morbosa necessità della perfezione, vi ricorre, allora il messaggio è proprio inequivocabile !
Infatti, non si accetta più che la giovinezza e la bellezza siano transitorie, tant’è che ex Miss Italia ed ex Veline, dopo parti ed allattamenti sono ricorse al “ritocchino” !
Conferma tutto ciò la “classifica” degli interventi, che vede ai posti successivi al primo (intervento per l’aumento del seno appunto), la rinoplastica e la liposuzione.
Infine, anche se è certamente intervento poco visibile, è comunque emblematico dal punto di vista edonistico, la crescita prepotente del ricorso all’intervento di “Vaginoplastica”, dai chiari obiettivi di un piacere sessuale più forte e rinnovato.
Prefazione: per meglio capire l’argomento mi sembra opportuno precisare che:
- la chirurgia estetica plastica è quella che interviene per risolvere problemi e difetti presenti in un individuo dalla nascita;
- la chirurgia plastica cosmetica è quella più “edonistica” quella il cui principale scopo è ridare bellezza e giovinezza a chi ha un’età non più verde;
- la chirurgia estetica ricostruttiva, come dice il nome, è quella che tende/tenta di riportare l’aspetto di un individuo a com’era prima di un evento traumatico (incidente, deformazione / menomazione da malattia…).
Approfondiremo qui la seconda delle tre summenzionate tipologie. Sì perché oggi sembra non essere più il “penso dunque sono” ma l’ “appaio dunque sono” il leitmotiv dell’uomo del terzo millennio (maschio e femmina indistintamente !)
Infatti sembrerà assurdo, ma in periodo di crisi economica gli interventi di chirurgia plastica cosmetica (più preciso di chirurgia estetica) sono in aumento, tant’è che si è disposti a sacrifici economici, anche considerevoli, pur di riportare indietro di qualche anno le lancette del tempo sul nostro viso, o di avere un fisico più sensuale.
A dimostrazione ulteriore di come la cosa si stia trasformando da “fenomeno di nicchia” (attori, soubrettes, personaggi pubblici in generale…) a “fenomeno di massa” ecco l’arrivo della richiesta da parte degli utenti, ma anche la proposta da parte dei chirurghi, del pagamento rateale.
Preoccupante poi l’età di approccio a tali metodiche, sempre più ragazzine adolescenti chiedono per la maggiore età non la macchina ma un seno più prosperoso, sicuramente influenzate da bagnine maggiorate, da rock star dal seno e dai glutei prosperosi e scultorei.
Ovviamente la causa scatenante è che siamo bombardati da messaggi in cui se non sei bello (fino alla perfezione) non puoi sfondare, avere successo, ed i soggetti più “deboli”, ossia i e le teenager, non ancora formati nella loro personalità, e molto propensi alle “scorciatoie”, ricorrono al bisturi, in mancanza dei requisiti.
Se poi, non solo chi manca proprio di tali requisiti, ma anche chi è ancora un / una sex symbol, o una Miss, proprio a sottolineare la morbosa necessità della perfezione, vi ricorre, allora il messaggio è proprio inequivocabile !
Infatti, non si accetta più che la giovinezza e la bellezza siano transitorie, tant’è che ex Miss Italia ed ex Veline, dopo parti ed allattamenti sono ricorse al “ritocchino” !
Conferma tutto ciò la “classifica” degli interventi, che vede ai posti successivi al primo (intervento per l’aumento del seno appunto), la rinoplastica e la liposuzione.
Infine, anche se è certamente intervento poco visibile, è comunque emblematico dal punto di vista edonistico, la crescita prepotente del ricorso all’intervento di “Vaginoplastica”, dai chiari obiettivi di un piacere sessuale più forte e rinnovato.
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