Medikalbeauty-La globalizzazione nell’estetica.

La globalizzazione estetica dei tratti somatici tipici di ogni etnia tramite chirurgia plastica estetica: moda, pazzia o tutt’e due ?

Si chiama Ethnic Cosmetic Surgery (Chirurgia Estetica Etnica) la nuova moda.
Ovviamente come tradisce il nome e come quasi tutte le mode è d’importazione USA.
Lo scopo ? Assecondare l’omogenizzazione dei trattati somatici che contraddistinguono le varie etnie che popolano il pianeta Terra.
Infatti sembra che gli orientali, ma in maggior misura, le orientali, con le giapponesi a fare da traino vadano matte per l’intervento di chirurgia estetica agli occhi teso a cancellare il classico occhio a mandorla tipico di quelle regioni.
Ovviamente dal loro punto di vista per essere più Europee / Nordamericane e più sexy, visto che i canoni di bellezza sono “imposti” da tali aree geografiche che propongono attrici e modelle con i tratti caucasici appunto.
Questo intervento ha anche un suo nome proprio che è Cantoplastica. Esso nient’altro è che una blefaroplastica tesa ad eliminare la piega obliqua verso il basso della palpebra superiore tipica delle etnie mongole, infatti è anche conosciuto come antimogolico.
E non è finita qua ! Infatti se all’estremo oriente impazzano gli interventi per occidentalizzarsi, da noi si sta percorrendo la stessa strada ma in senso inverso, ovvero si stanno riscoprendo gli occhi a mandorla, fonte di sguardi dal forte sex appeal esotico !!!!
Come se non bastasse abbiamo la rinoplastica tesa ad eliminare il “naso negroide”, che tende ad eliminare, o fortemente ridurre, il classico naso schiacciato e dalle narici molto pronunciate.
Spesso a tale intervento si abbina quello di cheiloplastatica (dal greco cheilòs = labbra) teso a ridurre il volume delle labbra anch’esse caratteristica delle etnie africane.
Ed anche qui la mente corre alle nostre soubrette che si fanno “gonfiare” le labbra per una bocca più carnosa e sensuale…!!!
E poteva mancare il seno ? Certo che no ! Infatti le asiatiche come le brasiliane, sono caratterizzate da seni piccoli quasi androgeni, e così sull’onda (è proprio il caso di dirlo) delle bagnine californiane con salvagente incorporati, ecco una corsa alla mastoplastica additiva.
Avremo un giorno delle Thailandesi, Giapponesi e Filippine come la Schiffer e delle Europee come Madame Butterfly ?

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